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Picchiava la compagna pensando che avesse una relazione con Balotelli: condannato a 9 anni e 4 mesi

Ha picchiato e violentato l’ex compagna accusandola di avere una relazione sentimentale col calciatore Mario Balotelli. Per questo un uomo di 30 anni, con precedenti per violenze, è stato condannato dal tribunale di Brescia a 9 anni e 4 mesi. Alla sua ex fidanzata, madre di due figli piccoli e amica del calciatore del Monza, il 30enne dovrà versare diecimila euro come provvisionale.
A cura di Francesco Loiacono
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È stato condannato a 9 anni e 4 mesi un cittadino bresciano 30enne ossessionato da un suo concittadino illustre, il calciatore Mario Balotelli. Il tribunale di Brescia ha condannato l'uomo per violenza sessuale e lesioni nei confronti di una donna di 31 anni, sua ex fidanzata. Il 30enne, con alle spalle altri precedenti per violenze, pensava che la ex compagna avesse una relazione sentimentale con Balotelli, che la donna conosce e con cui ha da anni un rapporto di amicizia.

Lo stesso Balotelli aveva smentito la relazione e incontrato l'uomo

Lo stesso calciatore ora in forza al Monza aveva più volte incontrato il 30enne, intimandogli di cessare le violenze nei confronti della sua amica e smentendo un loro coinvolgimento sentimentale diverso dall'amicizia, che non avrebbe comunque in alcun caso potuto giustificare i comportamenti dell'uomo. Non è però servito a niente: la donna, madre di due bambini piccoli, dopo diversi violenti litigi, scenate di gelosie ed episodi di violenza aveva denunciato il 30enne, che era stato raggiunto da un provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima. Successivamente è iniziato il processo nei suoi confronti davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Brescia con le accuse di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni.

L'accusa aveva chiesto 13 anni di carcere

Nella scorsa udienza, ad aprile, il pubblico ministero aveva chiesto tredici anni di carcere: il tribunale ha però accolto solo in parte la ricostruzione del pm, ritenendo non consumato il reato di maltrattamento in famiglia. Da qui la condanna a una pena inferiore a quella richiesta dall'accusa, oltre a una provvisionale di diecimila euro che l'ex compagno violento dovrà versare alla vittima delle sue condotte.

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