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Omicidio di Giulia Tramontano

Omicidio Tramontano, attesa per lunedì la testimonianza di Impagnatiello in aula: “È pronto a raccontare tutto”

È attesa proprio per lunedì 27 maggio, il giorno dell’omicidio di Giulia Tramontano, la testimonianza del barman 31enne che ha ucciso a coltellate la compagna incinta nell’appartamento che i due condividevano a Senago (Milano). “La famiglia lo sostiene, soprattutto la madre”
A cura di Francesca Del Boca
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Alessandro Impagnatiello prima del ritrovamento del corpo di Giulia Tramontano
Alessandro Impagnatiello prima del ritrovamento del corpo di Giulia Tramontano
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Dopo mesi di silenzio parla Alessandro Impagnatiello. È attesa proprio per lunedì 27 maggio, il giorno dell'omicidio di Giulia Tramontano, la testimonianza del barman 31enne che un anno esatto fa ha ucciso a coltellate la compagna incinta al settimo mese nell'appartamento che i due condividevano a Senago, nel Milanese. "Racconterà tutto, si metterà a nudo", assicurano oggi le sue legali, Samanta Barbaglia e Giulia Gerardini, in vista della sua deposizione in aula.

La testimonianza di Impagnatiello segue quella rilasciata lo scorso giovedì 23 maggio dai Ris di Parma, che hanno effettuato i rilievi sulla scena del crimine e rinvenuto copiose tracce di sangue tra il salotto di casa, le scale del condominio di via Novella e il bagagliaio della macchina. "È distrutto da quello che ha fatto e non capisce nemmeno lui come può essere successo, ma adesso è pronto. Ha il desiderio di rispondere a qualsiasi domanda e di collaborare, come ha sempre fatto", sempre le legali del barman di Senago. E ancora. "La sua famiglia è presente e lo sostiene. Anche la madre", hanno aggiunto le avvocate della difesa.

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Precisazione importante: la donna, inizialmente, aveva pubblicamente preso le distanze dal figlio. "È un mostro, non lo posso perdonare", aveva dichiarato infatti a pochi giorni dal ritrovamento del corpo martoriato di Giulia Tramontano, in lacrime. "Chiedo scusa per aver fatto un figlio così, davvero non me lo so spiegare. Non so se lo rivedrò più", le sue parole nel giugno del 2023.

La mamma di Impagnatiello è stata l'ultima persona a vedere Giulia viva, dopo il suo assassino: quel 27 maggio del 2023 l'aveva riaccompagnata a casa dopo l'incontro chiarificatore con la collega del bar Armani con cui Impagnatiello intratteneva da mesi una relazione parallela. A lei Giulia aveva confidato di avere intenzione di lasciare il compagno, e di crescere da sola il figlio che sarebbe nato in estate. "Durante il viaggio in macchina mi diceva di non preoccuparmi, che noi saremmo comunque sempre stati i nonni", aveva detto in aula. "Oggi ho perso Giulia, ho perso Thiago e ho perso anche mio figlio".

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