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“Non ho stuprato io la ragazza”: il calciatore Stanislav Bahirov respinge le accuse di violenza sessuale

Stanislav Bahirov è stato arrestato il 25 gennaio perché accusato di aver stuprato una ragazza a Milano lo scorso ottobre. Il calciatore 25enne ha ammesso di averci parlato, ma ha aggiunto di essersi allontanato e di non averla violentata.
A cura di Enrico Spaccini
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Stanislav Bahirov
Stanislav Bahirov

Stanislav Bahirov ha negato di aver avuto rapporti sessuali con la 19enne che ha denunciato di essere stata abusata nel quartiere Niguarda di Milano nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2023. Il 25enne, arrestato lo scorso 25 gennaio con l'accusa di violenza sessuale aggravata, sostiene che le tracce di Dna che sono state trovate sul corpo della ragazza non sono sue. Queste saranno comparate in settimana dalla polizia scientifica con quelle di Bahirov.

Cosa ha detto Bahirov durante l'interrogatorio

Il 25enne al momento si trova detenuto al carcere di San Vittore. Davanti al giudice Alberto Carboni, durante l'interrogatorio di convalida della misura cautelare, Bahirov avrebbe ammesso di aver incontrato la 19enne quella sera. La ragazza, infatti, si era allontanata da casa dopo aver avuto un litigio con i suoi genitori diretta in un parco nella zona di piazzale Istria.

Bahirov, calciatore dilettante tesserato con la Vogherese, ha detto di averci parlato ma di essersi allontanato quando la ragazza ha fatto intendere di volere un rapporto. Inoltre, il 25enne ha indicato agli inquirenti la presenza di altri due uomini che si trovavano a poca distanza da loro.

Attesa per la comparazione dei Dna

Questo è quanto sostiene Bahirov, difeso dall'avvocata d'ufficio Daniela Damiano, ed è tutto in attesa di essere accertato. Secondo la pm Rosaria Stagnaro e gli agenti della Squadra mobile, era stato proprio il 25enne a portare la ragazza in una zona isolata del parco Osiris e di aver approfittato di lei dopo averla indotta a bere vodka fino a farle perdere i sensi.

Le prime risposte potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Che la ragazza ha subito una violenza sessuale è già stato accertato dagli specialisti della clinica Mangiagalli. La comparazione dei Dna potrebbe portare al chiarimento di ogni dubbio circa l'autore dell'abuso.

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