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Morto a 20 anni mentre faceva le flessioni sulla tangenziale: “Non ci fu istigazione da parte degli amici”

Si sta dirigendo verso l’archiviazione il processo sulla morte di Isac Djanel Beriani, il 20enne italoalgerino travolto e ucciso da un’auto sulla tangenziale Est mentre, nella corsia centrale, faceva le flessioni al buio dopo una serata trascorsa con gli amici.
A cura di Francesca Del Boca
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Una goliardata tra amici, una sfida davanti al gruppo. Pagata con la vita. 

Si sta dirigendo verso l'archiviazione il processo sulla morte di Isac Djanel Beriani, il 20enne italoalgerino travolto e ucciso da un’auto sulla tangenziale Est mentre, nella corsia centrale, faceva le flessioni al buio dopo una serata trascorsa con gli amici.

Per gli inquirenti, che inizialmente ipotizzavano che fosse stato spinto dagli amici in quel gioco mortale, non c'è istigazione. Così come cade l'accusa di omissione di soccorso da parte del gruppetto.

L'accusa di omissione di soccorso

Il pm Francesco De Tommasi aveva iscritto infatti nel registro degli indagati i quattro amici di Isac con l'accusa di omissione di soccorso: i quattro, dopo l'investimento, erano scappati. Senza chiamare i soccorsi, in preda al panico e a quello che rimaneva dell'alcol ingerito durante la nottata. Nemmeno quando sono ritornati sulla scena, con la tangenziale chiusa per segnalazione di incidente, hanno chiesto aiuto. Si presenteranno spontaneamente in questura soltanto il pomeriggio del giorno dopo, alcuni già con l’avvocato a fianco. 

"L'abbiamo fatto per paura", metteranno a verbale durante l'interrogatorio.

E così cade l'accusa di omissione di soccorso: per la legge italiana, l’obbligo di aiuto ricade giuridicamente su chi ha causato il sinistro. E dunque, in questo caso, sul conducente dell'automobile che ha investito il ragazzo.

La bravata tra amici

Cosa è accaduto, insomma, quella notte?

La notte tra sabato 20 e domenica 21 novembre 2020 i cinque ragazzi si incontrano per passare insieme la serata. Alle 3.30 circa del mattino accostano l’auto in corsia di emergenza della Tangenziale Est di Milano, perché uno di loro si sente male: ha bevuto troppo.

A quel punto, la folle idea. Isac scende dalla macchina e si mette a fare le flessioni in mezzo alla carreggiata, tra gli svincoli di Linate e Camm. Forse, secondo gli inquirenti, lo fa per riprendersi dalla sbornia. Non verrebbe quindi né obbligato né incitato dal branco: in quel momento lui e gli altri giovani, tutti ubriachi, sarebbero scesi e avrebbero iniziato a muoversi spontaneamente e a compiere azioni pericolose sull’asfalto della Tangenziale.

L'unica certezza è che dopo poco tempo il 20enne viene travolto da una macchina di passaggio, che non ha visto il corpo sdraiato per terra. Ed è morto ancora prima di raggiungere l'ospedale.

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