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Morta di overdose a 24 anni, la madre: “Ho rifiutato qualsiasi risarcimento, voglio solo la verità”

Oggi, mercoledì 21 luglio, si è svolta l’udienza preliminare per il caso di Francesca Manfredi, la 24enne morta di overdose ad agosto dello scorso anno. Al momento ci sono sette indagati. La madre, dopo l’udienza, ha detto:  “A Francesca era morta un’amica per eroina e aveva paura. Mi ripeteva sempre che non capiva come si potesse morire per quella roba. Ora voglio che paghino per quanto fatto”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Francesca Manfredi (Facebook)
Francesca Manfredi (Facebook)

"A Francesca era morta un'amica per eroina e aveva paura. Mi ripeteva sempre che non capiva come si potesse morire per quella roba": a dirlo è la madre di Francesca Manfredi, la ragazza di 24 anni morta a causa di un overdose il 24 agosto 2020 a Brescia. Oggi, mercoledì 21 luglio, si è infatti svolta l'udienza preliminare. Al momento ci sono sette indagati, cinque di loro sono accusate di spaccio di droga, uno di omicidio preterintezionale e infine un'altra ragazza di omissione di soccorso.

La madre: Ripeteva che non capiva come si potesse morire per quella roba

Delle cinque persone accusate di spaccio, una è stata ammessa al rito abbreviato. Stessa cosa per il 30enne che invece è accusato di omicidio preterintenzionale. Secondo le indagini degli inquirenti, sarebbe stato proprio lui a iniettare la dose di eroina che si sarebbe poi rivelata letale. La ragazza accusata di omissione di soccorso invece sarebbe l'amica che sarebbe rimasta con lei nella sua ultima notte in vita. Lei e gli altri cinque accusati di spaccio, sceglieranno il rito il prossimo 15 settembre. A essersi costituita parte civile è la madre di Francesca: "A Francesca era morta un'amica per eroina e aveva paura. Mi ripeteva sempre che non capiva come si potesse morire per quella roba. Ora voglio che paghino per quanto fatto. Io non voglio i loro soldi, ho rifiutato risarcimenti simbolici. Voglio solo la verità".

La festa nell'appartamento

Sabato 23 agosto Francesca aveva organizzato una festa nell'appartamento della madre. Al party, a base di alcol e droga, avevano partecipato alcuni amici. Alle 10 del mattino del giorno dopo arriva una chiamata ai soccorsi: una volta arrivati in casa, la ragazza è stata trovata in una vasca da bagno piena di ghiaccio ormai senza vita. Fin da subito gli inquirenti hanno avanzato l'ipotesi che i soccorsi siano stati chiamati troppo tardi e che i ragazzi prima di allertarli hanno cercato in tutti i modi di farle riprendere i sensi. Nel sangue, grazie all'autopsia, erano state trovate dosi di cocaina, eroina, benzodiazepine e chetamina.

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