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Milano, una passerella sospesa per ampliare gli spazi del Museo del ‘900

Il team con capogruppo l’architetto Sonia Calzoni è il primo classificato nel concorso del Comune di Milano per ampliare gli spazi del Museo del Novecento all’interno del secondo Arengario. Il progetto ha come obiettivo quello di raggiungere una sintesi architettonica tra i due edifici gemelli in modo da formare un unico organismo: una passerella rimovibile e sospesa collegherà i due edifici.
A cura di Simona Buscaglia
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Secondo arengario Museo 900
(Il rendering del progetto vincitore)

È stato proclamato il progetto vincitore del Concorso Internazionale di Progettazione “Novecentopiùcento”, pubblicato a dicembre dello scorso anno dal Comune di Milano, per ampliare il Museo del Novecento all’interno del Secondo Arengario, con un incremento di oltre mille metri quadri di spazi espositivi. Si tratta del progetto del team con capogruppo l’architetto Sonia Calzoni insieme a Pierluigi Nicolin, Ferdinando Aprile, Giuseppe Di Bari e Bruno Finzi. "Il Museo del Novecento raddoppia e diventa unico. Dieci anni e mezzo dopo la sua apertura – ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – il museo conquista il secondo Arengario, occupato fino ad oggi da alcuni uffici comunali. Un’espansione architettonicamente esemplare che permetterà la nascita di un moderno e spettacolare complesso espositivo dedicato all’arte contemporanea".

Il progetto vincitore

L'obiettivo del progetto è quello di raggiungere una sintesi architettonica tra i due edifici gemelli per formare un unico organismo. Sono previste due possibili soluzioni per il collegamento tra i due edifici. La prima prevede una passerella aerea sospesa a 19,65 metri, all’altezza del terzo livello dei due Arengari, costituita da una trave reticolare fissata direttamente alle colonne laterali esistenti degli edifici. Questo intervento può essere considerato completamente reversibile. Il collegamento tra i due edifici avrebbe così le caratteristiche di un terzo esile ponte di attraversamento dell’asse piazza della Scala. Vista dall’Ottagono della Galleria, la passerella si poggia sul tetto dell’edificio basso senza spezzare la vista della Torre Martini. Il progetto della passerella presenta un fronte rivolto a piazza Duomo caratterizzato da pareti leggere trasparenti e da una struttura specchiante convessa nella parte sottostante.

La seconda soluzione prevede la trasformazione di via Marconi in un atrio esterno del museo in diretto contatto con la città, una piazza-cortile in relazione con piazza Duomo. Questo spazio raccoglierebbe tutte le funzioni di passaggio e di scambio tra i due edifici. In questo caso la fruizione museale delle sale del secondo Arengario avverrebbe dal basso verso l'alto. Il progetto propone quindi la riduzione delle barriere fisiche e la valorizzazione delle aiuole e aree verdi di piazza Diaz. Sono previste anche delle trasformazioni nel museo del Primo Arengario sulle strutture di servizio come guardaroba, servizi igienici, spogliatoio per il personale di sorveglianza al piano interrato, e viene aggiunto anche un laboratorio di conservazione delle opere in sostituzione di sale conferenze e deposito. Al piano terra viene modificato l'ingresso alle sale dedicato alle mostre temporanee tramite un collegamento più diretto che facilita l'accesso dopo l'acquisto del biglietto. L'ammontare delle opere è pari a circa 18,5 milioni di euro e al vincitore del concorso verrà riconosciuto un premio di 60mila euro, al secondo di 12mila euro, al terzo di ottomila euro e ai successivi sette classificati verranno corrisposti, a titolo di contributo per l’attività di progettazione, quattromila euro ciascuno.

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