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Milano, ragazzo di 16 anni precipita dal balcone al terzo piano: lotta tra la vita e la morte

Un ragazzino di 16 anni è precipitato dal terzo piano di una palazzina di viale Monza a Milano. L’episodio nella serata di ieri, mercoledì: adesso è ricoverato in ospedale dove lotta tra la vita e la morte. I carabinieri sono ora al lavoro per cercare di ricostruire quanto accaduto. Secondo quanto dichiarato dai genitori, presenti in casa durante la tragedia, il giovane stava bene e non soffriva di particolari patologie.
A cura di Giorgia Venturini
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(Foto di repertorio)
(Foto di repertorio)

Rischia la vita il ragazzino di 16 anni che poco prima le 22 di mercoledì 9 dicembre è precipitato dal terzo piano di una palazzina di viale Monza a Milano. Pochissime per ora le informazioni a disposizione. Resta ancora tutto da chiarire su quanto successo nei minuti prima della tragedia: i carabinieri sono ora al lavoro per capire l'esatta dinamica dell'accaduto e capire per quale motivo il giovane sia precipitato dal balcone al terzo piano di casa. Secondo le informazioni fornite dai militari, anche per i genitori, presenti in casa al momento dell'incidente, non è chiaro il motivo del gesto. Si cerca, quindi, di ripercorrere gesti e spostamenti del ragazzo prima delle 22. Gli investigatori e gli inquirenti non stanno escludendo niente: si indaga sia su un eventuale gesto volontario che su un fatto accidentale.

Il giovane è ora ricoverato al Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Ai militari i genitori però hanno riferito che il ragazzo stava bene e non aveva manifestato nessun sintomo di disagio, così come non soffriva di patologie particolari. Certo però è che ora il 16enne sta lottando tra la vita e la morte. Sul posto al momento dell'incidente sono intervenuti sia i paramedici del 118 che i medici dell'automedica, che insieme hanno prestato le prime cure al giovane. Disperata la corsa poi all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice rosso, dove il 16enne è ora ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni restano critiche e i medici si sono riservati la prognosi. Le prossime ore saranno decisive per sperare in un possibile miglioramento. Intanto gli inquirenti, insieme al genitori, stanno cercando di capire cosa sia accaduto: non si esclude nulla per ora, si seguono tutte le piste.

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