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Milano e Bergamo candidate per G20 Salute, Sala e Gori: “I nostri valori ci spingono a candidarci”

Il sindaco di Milano Beppe Sala e quello di Bergamo Giorgio Gori hanno proposto le due città come candidate per il G20 Salute che si terrà nel 2021. I due primi cittadini che sperano che il governo approvi la loro candidatura hanno spiegato: “La pandemia ha messo a dura prova il nostro territorio, ma i nostri valori ci spingono a candidarci”
A cura di Ilaria Quattrone
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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala e quello di Bergamo Giorgio Gori
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala e quello di Bergamo Giorgio Gori

Milano e Bergamo si sono candidate per ospitare il G20 Salute del 2021. "Le nostre città sono pronte ad accogliere il summit globale dedicato alla sanità che si terrà in Italia il prossimo anno come annunciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen". A scriverlo sui profili Facebook, sono il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e quello di Bergamo, Giorgio Gori. "Competenza, conoscenza, ricerca, sperimentazione ma anche proattive reti di volontariato – proseguono i due primi cittadini – che consentono di essere vicini ai bisogni dei cittadini più fragili".  È su questo che si fonda la proposta di Milano e Bergamo "due città internazionali che sono all'avanguardia in numerosi ambiti non ultimi quello farmaceutico e delle scienze della vita".

G20 Salute: La pandemia ha messo alla prova il nostro territorio, i nostri valori ci spingono a candidarci

Per Sala e Gori, il G20 Salute sarà un'ottima opportunità per dare un indirizzo unitario all'Europa, anche sul fronte sanitario. "Per questo occorrono esperienza, know how e solidarietà – scrivono – e soprattutto è necessario dare il via a politiche sulla salute in grado di tutelare tutti i cittadini dell'Unione Europea, sia per affrontare le conseguenze della pandemia Covid-19 sia per definire nuovi protocolli da attivare in ogni Paese in caso di future emergenze sanitarie e per gestire le criticità e il quotidiano". Bergamo è stata tra le città più colpite dall'epidemia di Covid-19. Le immagini delle bare trasportate dai camion dei militari rimarranno impresse nella memoria della gente per tanto tempo. Con lei anche Milano, Lodi e tutte le città della Lombardia. Spinti da una pandemia che ha "profondamente messo alla prova il nostro territorio e i nostri cittadini", i due sindaci affermano che il Coronavirus non ha "minato i valori su cui le nostre comunità si fondano" ma sono proprio quei valori "a spingerci oggi a proporre e sostenere con determinazione Milano e Bergamo a ospitare il G20 Salute". Il summit infatti avrà un profondo significato simbolico e "un'opportunità che siamo certi le nostre città sapranno onorare al meglio". La speranza dei due sindaci è che il governo accolga la loro proposta.

Fontana: ho proposto di aggiungere anche Lodi, credo che sia doveroso

Sulla notizia della candidatura di Milano e Bergamo al G20 della Salute si è espresso anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Mi sono confrontato ieri anche con il sindaco Sala al quale avevo proposto di inserire insieme a Milano e Bergamo anche Lodi. Come città simbolo che per prima ha affrontato l'emergenza Covid credo sia doveroso", scrive sul suo profilo Facebook. "Fin dal primo momento – spiega Fontana – anche attraverso il presidente della Commissione Sanità in Consiglio Regionale, Emanuele Monti, abbiamo auspicato che il "G20 della Salute" venisse ospitato dalla Lombardia. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che le Istituzioni, di ogni livello, ‘facciano squadra' e convintamente si impegnino per raggiungere un traguardo importante e soprattutto molto significativo per il nostro territorio".

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