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Milano avrà la sede del Tribunale unico dei brevetti: aprirà entro un anno

I nuovi uffici milanesi saranno operativi nel giro di 12 mesi. La sede di Milano “giudicherà su importanti contenziosi su brevetti unitari da tutti i Paesi europei che fanno parte del Tub, in settori rilevanti per il sistema imprenditoriale italiano”
A cura di Francesca Del Boca
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Dopo tanta attesa, pare finalmente fatta. Nel giro di un anno, a Milano, aprirà la sede del Tribunale Unico dei brevetti. 

Lo annuncia il ministro degli Esteri Antonio Tajani attraverso un tweet: "Il Governo italiano ha concordato con Francia e Germania di istituire a Milano la sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato Brevetti. L'intesa sarà formalizzata nel prossimo Comitato Amministrativo. Un risultato importante per l'Italia", le sue parole nel post.

La sede operativa entro 12 mesi

L'apertura, del resto, è imminente. "In queste settimane il Governo, d’intesa con gli enti territoriali, sta completando le procedure giuridiche e operative perché la sezione possa essere istituita e sia operativa in un anno", si legge in una nota della Farnesina. Una possibile sede? Di fianco al Tribunale, nella zona di via San Barnaba.

Dopo lo smacco della mancata assegnazione dell'Agenzia Europea del Farmaco, consegnata poi ad Amsterdam, è certamente un successo. Specialmente diplomatico. "Un grande risultato per l’Italia e per il capoluogo lombardo, frutto di una scelta politica degli Stati parte del Tub (Tribunale unico dei brevetti), a seguito di un’intensa azione politica condotta dall’Italia".

La candidatura di Milano in Europa

La notizia, infatti, arriva dopo lunghe trattative europee e pressing sul governo, cominciate dopo il trasferimento obbligato della sede di Londra post Brexit. "Il trattato istitutivo prevedeva inizialmente tre sedi. A seguito dell’uscita del Regno Unito dalla Ue, è emersa la questione se si dovesse ricollocare ad altra sede quella prevista a Londra, che si affiancava alla sede centrale di Parigi e quella distaccata a Monaco di Baviera".

E quindi, ecco l'idea di Milano. "L’Italia ha subito posto con forza la necessità di assicurare che la terza sede potesse essere istituita e ha candidato Milano, uno dei principali hub europei nell’innovazione e della proprietà intellettuale".

La centralità del capoluogo lombardo

Una proposta quasi naturale: ‘Italia è infatti uno dei Paesi membri dell'Ue col maggior numero di brevetti registrati con 500 cause messe a ruolo ogni anno, di cui 224 solo a Milano. La centralità del capoluogo e della Lombardia in questo campo era stata sottolineata negli anni scorso anche dalla Regione: "Dalla Lombardia proviene ben il 34 per cento di tutte le domande di brevetti europei depositate dal nostro Paese presso l’Epo (European patent office) e presso l’Uami (Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno)".

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