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Milano, 49enne trovata in casa in stato confusionale e con segni di violenza: indagini in corso

I carabinieri sono intervenuti ieri sera in un appartamento del quartiere di Gorla-Precotto di Milano per soccorrere una donna di 49 anni in stato confusionale e con evidenti segni di violenza sul corpo. Stando alle primissime informazioni, la donna avrebbe trascorso gli ultimi giorni in un Hotel di uno dei quartieri centrali della città. Saranno le indagini a far luce su quanto accaduto: intanto è scattata la procedura d’urgenza prevista dal “Codice rosso”.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Una donna è stata trovata in casa in stato confusionale e con lividi sul corpo. A soccorrerla ieri attorno alle 22 nel suo appartamento nel quartiere di Gorla-Precotto di Milano è stato il personale sanitario del 118 e i carabinieri del nucleo radiomobile e della Compagnia di Milano Duomo e Porta Monforte: sono ancora poche le informazioni a disposizione, ma dai primi accertamenti dei militari sembrerebbe che la donna abbia trascorso gli ultimi giorni in un hotel di una delle vie centralissime di Milano prima di essere soccorsa nel pomeriggio di ieri da un amico che si è precipitato dalla vittima, 49enne proveniente dall’Est Europa e regolare sul territorio nazionale, dopo una segnalazione da parte di un suo familiare.

La indagini attivano la procedura d'urgenza prevista dal "Codice rosso"

In serata invece sono stati allertati i carabinieri, ora al lavoro per cercare di ricostruire quanto accaduto in queste ore. Intanto la donna, dopo le prime cure in casa, è stata trasportata in codice giallo al Policlinico di Milano e successivamente trasferita alla clinica Mangiagalli per ulteriori accertamenti. Il trasferimento è stato deciso dopo che la 49enne è stata trovata nell'appartamento in stato confusionale e con evidenti segni di violenza sul corpo. Da qui infatti si concentrano le indagini dei militari, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano: al vaglio infatti l'ipotesi che la donna sia stata vittima di violenza. Per questo è stata avviata immediatamente la procedura d'urgenza prevista dal "Codice rosso": la nuova normativa in materia di e violenza sulle donne infatti promette indagini più veloci, pene severe e introduce due nuove categorie di reato, l'omicidio d'identità, per le vittime sfigurate con il fuoco o con l'acido e il revenge porn, che finalmente sanziona chi diffonde contenuti privati su internet, con specifiche aggravanti.

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