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Mette all’asta un appartamento che non esiste fingendosi un avvocato: donna truffata di 27.000 euro

Un uomo di Campomarina, in provincia di Campobasso, avrebbe truffato 27.000 euro ad una donna di 52 anni di Milano fingendo di mettere in vendita un appartamento. L’uomo, avrebbe utilizzato il nome di un legale di Genova per risultare credibile. La guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Milano, l’ha scoperto.
A cura di Filippo M. Capra
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La truffa era ben congegnata: piazzare su un sito internet la messa all'asta di un appartamento in una zona centrale di Milano scontandolo di oltre il 50 per cento. Duecentosettantamila euro per un sette vani in via Vincenzo Monti in base d'asta: una sciocchezza per la zona. Così, una donna di 52 anni che stava cercando giusto un'abitazione simile, si è fatta ingolosire dall'occasione, contattando immediatamente il numero allegato all'annuncio. All'altro capo del telefono, un uomo che si dice essere un avvocato e la dirige per inviare il primo bonifico, spiegando come sarebbe avvenuta l'assegnazione dell'appartamento.

Appartamento che non esiste messo all'asta da un finto avvocato

Nella storia raccontata dal Corriere della sera, nulla è come appare. La 52enne, dopo aver riattaccato con il presunto avvocato, ha provveduto al primo bonifico di 27.000 euro, pari ad un decimo della base d'asta, in quanto caparra confirmatoria. Il sedicente legale l'ha invitata a fare in fretta, in quanto l'asta è agli sgoccioli e con il Covid-19 tutto sarebbe stato fatto in via telematica, online, asta compresa. Così, dopo qualche giorno, l'uomo richiama la vittima facendole i complimenti per essersi aggiudicata l'appartamento, per cui era stata creata anche una falsa visura catastale, specificando che le altre offerte erano state giudicate non ammissibili per vizi di forma. La donna, contenta per l'esito dell'asta, si è però sentita dire di inviare un secondo bonifico, questa volta di 40.000 euro, per le spese di prenotazione per il rogito notarile. Il presunto avvocato le ha poi garantito che tale somma sarebbe stata detratta dall'importo da versare per l'acquisizione dell'appartamento. A quel punto la donna si è insospettita. Le richieste dell'uomo, secondo il piano della truffa, dovevano essere soddisfatte nel minor tempo possibile.

La denuncia della donna e l'indagine del pm

La vittima ha quindi deciso di rivolgersi ad un avvocato, rimandando il pagamento dei 40.000 euro, e, scoprendo subito di essere stata raggirata, ha denunciato la situazione in Procura. Qui, il pubblico ministero Roberto Fontana si incarica delle indagini e, grazie alla Guardia di finanza, scopre la truffa. L'appartamento non esisteva, così come l'avvocato. O meglio, un legale omonimo di quello che ha contattato la donna esiste, ma il suo nome e l'identità gli sono stati presi in prestito dal truffatore, tanto che l'avvocato in questione, di Genova, risulta totalmente estraneo ai fatti. Le Fiamme gialle, con un'indagine lampo, sono risaliti all'intestatario del cellulare, un uomo di 30 anni di Milano. Il dispositivo però risulta in funzione da Campomarino, in provincia di Campobasso. Nel mentre, occorre recuperare anche i 27.000 euro della donna, finiti su un conto corrente intestato all'avvocato di Genova a cui il truffatore ha sottratto i dati. La somma era poi stata rapidamente trasformata in bitcoin per farne perdere ogni traccia. Con il proseguo delle indagini, la Guardia di finanza ha scoperto che il numero di telefono usato dal truffatore ha subìto una ricarica in un tabaccaio di Termoli. L'uomo è stato ripreso dalle telecamere, le fiamme gialle l'hanno raggiunto e denunciato.

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