Manuel Mastrapasqua, ucciso per un paio di cuffie: chiesti 20 anni di carcere per Daniele Rezza

Nella giornata di oggi, mercoledì 2 luglio, la procura di Milano ha chiesto di condannare Daniele Rezza a vent'anni di carcere. Il ragazzo è accusato di aver ucciso Manuel Mastrapasqua, 31 anni, a coltellate. L'omicidio è avvenuto in strada a Rozzano, comune in provincia di Milano, lo scorso 11 ottobre: il 19enne avrebbe provato a rapinarlo di un paio di cuffie di wireless che costavano pochi euro.
L'omicidio, come scritto precedentemente, è avvenuto l'11 ottobre. Il 31enne stava rientrando a casa dopo un turno di lavoro. A un certo punto è stato sorpreso dal 19enne che lo voleva rapinare delle cuffie wireless che costavano attorno ai 14 euro. Lo avrebbe accoltellato e il fendente fatale sarebbe stato al torace.
Nella sua richiesta, la pubblico ministero Letizia Mocciaro ha chiesto alla Corte di escludere tutte le aggravanti che gli venivano contestate e di riconoscere le attenuanti generiche e la continuità tra il reato di rapina e quello di omicidio. La pm ha evidenziato il contesto familiare in cui viveva Rezza, che sarebbe stato caratterizzato da "violenza cronica". Il ragazzo è stato descritto come "smarrito" a soli diciannove anni. La sentenza è attesa nelle prossime ore.
Durante l'udienza di oggi, l'avvocata di parte civile Roberta Minotti, che assiste i familiari del 31enne, ha fatto ascoltare ai giudici della Corte d'Assise di Milano il vocale che Mastraspasqua stava registrando su Whatsapp e stava inviando alla sua ragazza poco prima di essere accoltellato. La mamma, il fratello e la fidanzata del 31enne sono usciti dall'aula. Solo la sorella è rimasta dentro ad ascoltare la registrazione.