Manfredi Catella resta libero, respinto il ricorso del pm: “Non va arrestato, nemmeno Scandurra e Bezziccheri”

Respingendo il ricorso della procura di Milano, la Cassazione ha confermato oggi, giovedì 13 novembre, i provvedimenti del Riesame con cui, già lo scorso agosto, erano stati revocati gli arresti domiciliari per Manfredi Catella, Ceo di Coima, e per Alessandro Scandurra, uno dei componenti della Commissione paesaggio del Comune, per assenza di gravi indizi sulla presunta corruzione. Inoltre, è stata confermata la revoca della misura cautelare per il patron di Bluestone, Andrea Bezziccheri, l'unico che era finito in carcere a fine luglio nell'ambito della maxi inchiesta sulla gestione dell'urbanistica milanese.
Appresa la decisione della Corte di Cassazione, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha affermato che serve un dialogo vero con la Procura perché altrimenti la città rischia di rimanere in uno stallo: "Purtroppo quello che vedo è che la Procura continua ad andare avanti senza molto tener conto del fatto che il sistema giudicante non accoglie in parte significativa la sua linea e me ne dispiace. Quello che serve è parlarsi".
Il ricorso della procura contro la scarcerazione
Lo scorso 31 luglio Catella e Scandurra sono stati arrestati: il primo per corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità, il secondo per corruzione, falso, conflitto d’interesse, cioè per aver accettato incarichi da Coima che sarebbero stati valutati nella commissione di cui faceva parte. Successivamente, a entrambi sono stati revocati gli arresti domiciliari per mancanza di prove. Secondo i giudici del Riesame, gli elementi sul tavolo non sarebbero stati, infatti, sufficienti a incastrarli.
La Procura si è quindi opposta a tale decisione e ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione contro la decisione del Tribunale perché sarebbero stati valutati soltanto i "singoli atti di corruzione" perdendo di vista il sistema "nella sua complessità". Ricorso che, però, oggi è stato respinto dalla Cassazione che ha, invece, confermato i provvedimenti del Riesame per "assenza di gravi indizi sulla presunta corruzione".