Manca personale in azienda: chi suggerisce un amico guadagna fino a 5mila euro
"In considerazione della difficoltà che si riscontra nella ricerca di personale, chiedo a tutti voi un aiuto nel segnalare eventuali conoscenze di operatori". Così c'era scritto sul foglio che i dipendenti della AR di Adelio Ratti, azienda della bergamasca specializzata in lavorazioni di precisione come il taglio di metalli ad altissima resistenza o complesse torniture, hanno trovato affisso sulle pareti ieri mattina. Una richiesta di soccorso nella ricerca del personale mancante, che si traduce anche in un lauto incentivo in denaro per chi segnala il contatto giusto. "Se la persona che indicherete verrà poi assunta e rimarrà presso di noi almeno sei mesi, l'azienda riconoscerà un premio di mille euro netti a chi ha fatto la segnalazione".
Un caso identico (con ricompensa fino a 5mila euro)
La ricompensa può raggiungere anche svariate migliaia di euro nel caso identico della Clay Paky di Seriate, che produce fari professionali per lo spettacolo e lo sport: a dicembre ha illuminato le Atp Finals di tennis a Torino, un anno fa l'Eurovision Song Contest a Rotterdam, quello vinto dai Maneskin. L'invocazione ai dipendenti è arrivata stavolta via mail. "Abbiamo pensato di incentivare tutti i colleghi (esclusi i dirigenti) a segnalare alla propria rete di contatti le opportunità aperte, perché in fondo il "passaparola" è da sempre un potente canale di reclutamento". Gli "incentivi" partono da duecento euro lordi per la semplice segnalazione (purché sia in linea con la posizione vacante e il candidato venga considerato idoneo per un colloquio) e si sommano a ulteriori 2mila euro lordi se il candidato viene in seguito assunto. Se poi quest'ultimo resta in azienda e, dopo sei mesi dall'assunzione, viene confermato, il dipendente che l'ha introdotto si porta a casa l'intero montepremi: ulteriori tremila euro lordi, per un totale di quasi cinquemila euro.
Gli effetti della pandemia
Ambedue le aziende della bergamasca lamentano la difficoltà di trovare personale, che li ha costretti a rivolgersi ai dipendenti. Un lungo periodo di crisi, il mercato instabile, la mancanza di figure professionali adeguate. "Stiamo provando a riprenderci dalla pandemia che ha colpito il mondo in questi ultimi due anni, cerchiamo di focalizzarci sulla ripartenza". In ogni modo.
