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Lombardia, Bertolaso organizza le prove di vaccinazione: “Cronometreremo tempi di somministrazione”

“Cronometreremo i tempi dall’inizio al termine della singola somministrazione per capire quanti vaccini si riesce a effettuare nelle 24 ore”: a dirlo è Guido Bertolaso, neo consulente di Regione Lombardia che gestirà la seconda fase della campagna di vaccinazione anti covid. Bertolaso porta avanti ancora l’idea di poter vaccinare tutti i lombardi entro giugno somministrando le dosi sette giorni su sette e h24. Un progetto che ha ancora definito: “La più grande operazione di Protezione civile che sia stata mai fatta in Italia”.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Cronometreremo i tempi dall'inizio al termine della singola somministrazione per capire il totale del numero di vaccini che si riesce a effettuare nelle 24 ore": a dirlo è Guido Bertolaso, il neo consulente scelto per gestire la campagna di vaccinazione anti-covid in Lombardia. La sperimentazione dovrebbe dimostrare quanto annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Bertolaso: riuscire a vaccinare – se ci saranno le dosi – tutti i lombardi entro giugno con somministrazioni che avverranno sette giorni su sette e h24. "Quello che ci vede impegnati – precisa Bertolaso – non è una corsa a chi è più bravo o capace, semplicemente occorre fare presto perché ogni minuto che perdiamo equivale a una persona che muore. Di morti per questa emergenza, l'Italia ne ha già avuti troppi. Dobbiamo fare presto e bene"

Bertolaso: Unità di crisi già a lavoro su ricerca luoghi

Sabato e domenica quindi in un padiglione della Fiera di Milano saranno vaccinati circa 2.500 volontari dell'Azienda regionale dell'emergenza urgenza che riceveranno la seconda dose. Il consulente, che sottolinea di essere arrivato solo da 72 ore, spiega di aver già una struttura tecnica al lavoro: "L'abbiamo chiamata Unità di crisi, in onore e coerenza con il metodo che useremo per quella che sarà la più grande operazione di Protezione civile che si sia mai vista in Italia". Al momento l'Unità di Crisi starebbe lavorando sulla organizzazione del personale e sulla ricerca dei luoghi in cui svolgere le vaccinazioni. Una criticità che già ieri a Fanpage.it il presidente dell'ordine dei medici di Milano Roberto Carlo Rossi aveva portato avanti definendolo "un ostacolo per un'impresa immensa". Bertolaso ha quindi spiegato che per superare questo problema sarà necessario: "Il coinvolgimento dei sindaci e degli attori locali, sia per i luoghi da utilizzare, che per le equipe da mettere in campo. Abbiamo iniziato a lavorare sulle piante organiche dei team che saranno impiegati nelle vaccinazioni e sulle location dove questi opereranno. L'organizzazione sarà diversificata per territori".

Bertolaso: Si parlerà sempre più del vaccino Sputnik

Il neo consulente precisa però che la riuscita di questo progetto è direttamente proporzionale al numero di dosi: "Tutto quello che abbiamo messo in piedi è condizionato all'arrivo dei vaccini e alle bizzarrie delle industrie farmaceutiche. Sappiamo che altri sieri, oltre a quelli attualmente autorizzati sono in arrivo". Bertolaso inoltre fa riferimento al vaccino russo Sputnik. Vaccino per il quale ieri sera l'assessore al Welfare Letizia Moratti ha chiesto al commissario Domenico Arcuri di prendere in considerazione. "Credo che – spiega in una nota stampa Bertolaso – se ne parlerà sempre di più. Gli studi pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet hanno evidenziato la sua efficacia e soprattutto l'assenza di effetti collaterali severi anche nelle sperimentazioni effettuate su volontari, individuati con metodi rigorosi".

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