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Lodi, vendevano sostanze dopanti a bodybuilder: tra gli indagati un farmacista e un personal trainer

Otto persone, tra cui un personal trainer e un farmacista, sono indagati dalla procura di Lodi nell’ambito di un’inchiesta sul commercio illegale di farmaci e altre sostanze dopanti tra cui il nandrolone, il testosterone e l’ormone della crescita. Seqeustrate circa 470 pastiglie e fiale delle sostanze pericolose, che venivano vendute a bodybuilder e frequentatori di palestre.
A cura di Francesco Loiacono
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Un commercio illegale di farmaci e altre sostanze dopanti tra cui il nandrolone, il testosterone e la somatropina Gh (il cosiddetto ormone della crescita) è stato scoperto dai militari della guardia di finanza di Lodi nell'ambito di un'operazione denominata "Bomber". Otto in totale le persone indagate, tra cui un personal trainer e un farmacista. Il primo, originario del Lodigiano, dispensava anche piani alimentari mirati e specifiche diete a bodybuilder agonisti senza averne alcun titolo. Il secondo, anch'egli della provincia di Lodi, vendeva i pericolosi farmaci senza alcuna ricetta medica.

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Sequestrate oltre 470 pastiglie e fiale delle sostanze dopanti

I clienti del farmacista e della sua "rete" erano atleti agonisti gravitanti nel mondo del bodybuilding e delle palestre, che attirati dalla prospettiva di migliorare le proprie prestazioni fisiche venivano indotti all’uso di sostanze illegali: steroidi anabolizzanti quali il nandrolone, il boldenone, il testosterone, il suo derivato sintetico (winstrol) e il cosiddetto ormone della crescita. Oltre 470 pastiglie e fiale contenenti queste sostanze sono state sequestrate agli indagati nel corso di diverse perquisizioni eseguite negli scorsi giorni dalle Fiamme gialle.

Per mascherare il pagamento delle sostanze dopanti gli indagati facevano risultare consulenze sportive fittizie. Adesso gli otto soggetti devono rispondere a vario titolo delle accuse di utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, esercizio abusivo della professione medica, ricettazione e somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica.

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