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L’editore vicino a CasaPound in un evento col logo del Comune, Sala: “Provocazioni razziste”

Polemiche per la presentazione del libro “Marocchinate, la storia nascosta” a Milano: per l’evento è stato l’utilizzo il logo del Comune sulla locandina realizzata per l’iniziativa: “”La storia è una cosa seria: usarla per provocazioni dal sapore di razzismo (non a caso, partecipa una casa editrice vicina a Casapound) è una cosa che Milano e i milanesi non possono accettare”, scrive il sindaco Sala su Facebook.
A cura di Ilaria Quattrone
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Polemiche per la presentazione del libro "Marocchinate, la storia nascosta": l'evento si svolgerà a Milano nel pomeriggio di oggi, venerdì 11 giugno alle ore 18 nell'aula consiliare del Municipio 2 in viale Zara. A generare lo scontro è stato l'utilizzo del logo del Comune sulla locandina realizzata per l'iniziativa. Una scelta che ha portato il primo cittadino, Giuseppe Sala, a manifestare la sua contrarietà.

Sala: Una cosa che i milanesi non possono accettare

All'appuntamento, organizzato con l'Associazione nazionale vittime delle marocchinate, tra i relatori saranno presenti la scrittrice Alessandra Colla e Lorenzo Cafarchio, esponente di Casapound. Quest'ultimo farà le veci della tanto discussa casa editrice Altaforte. Al centro dell'incontro ci saranno le violenze commesse dalle truppe alleate sulla popolazione italiana nel centro Italia durante la guerra: "La storia è una cosa seria: usarla – scrive sul suo profilo Facebook, il sindaco Sala – per provocazioni dal sapore di razzismo (non a caso, partecipa una casa editrice vicina a Casapound) è una cosa che Milano e i milanesi non possono accettare. I nostri uffici stanno verificando tutti gli aspetti formali del procedimento".

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La risposta del presidente del Municipio 2

A rispondere prontamente è stato il presidente del Municipio Samuele Piscina: "Come al solito alla sinistra piace una sola e unica storia: quella che nasconde i soprusi e le violenze di una parte politica. Sono una persona democratica e di buonsenso; nel nostro Municipio c'è sempre stato spazio per chiunque, sia per la resistenza e l'olocausto, sia per gli esuli Fiumani-Giuliano-Dalmati e chi ha subito il martirio delle foibe o le violenze delle Marocchinate".

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