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Lancia pietre in stazione a Milano e aggredisce i poliziotti, non si ferma con il taser e gli agenti gli sparano

Un 36enne ha aggredito alcuni agenti della Polizia Ferroviaria a Milano. I poliziotti hanno cercato di fermarlo prima con il taser e poi a colpi di pistola. L’aggressore è stato subito soccorso.
A cura di Matilde Peretto
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Un'altra aggressione a pubblici ufficiali a Milano. Questa mattina, venerdì 10 maggio alle ore 02:20 circa, alcuni agenti della Polizia Ferroviaria sono stati aggrediti da un 36enne in piazza Luigi Savoia. L'uomo, sotto effetto di sostanze stupefacenti, si è scagliato con violenza contro gli agenti utilizzando una fionda rudimentale e una lastra di marmo. Per tutelarsi, gli operatori hanno prima utilizzato il taser che hanno in dotazione, poi hanno sparato un colpo di pistola che ha colpito l'aggressore alla spalla. Soccorso all'ospedale Niguarda, è fuori pericolo.

In mano, il 36enne, cittadino egiziano, aveva una specie di fionda rudimentale "fatta da pietre chiuse all'interno di una stoffa", come si legge nel comunicato pubblicato dalla Polizia, e brandiva un pezzo di marmo. Per fermarlo, gli agenti hanno utilizzato il taser il loro dotazione, ma l'uomo non si è fermato. Si legge: "Atteso che continuava ad avanzare, uno degli agenti ha esploso un colpo di pistola di ordinanza colpendolo l'uomo alla spalla sinistra".

Una volta colpito, l'uomo, sotto evidente effetto di sostanze stupefacenti, è stato subito soccorso e portato all'ospedale Niguarda. Qui, i sanitari si sono accertati che il proiettile non avesse danneggiato organi vitali. Il 36enne era stato denunciato la stessa sera dell'aggressione: aveva rapinato un cittadino marocchino che, portato in ospedale in codice verde a seguito dell'aggressione subita, si era poi allontanato dal pronto soccorso, facendo perdere le proprie tracce.

Il cittadino egiziano, negativo nella banca dati delle forze di Polizia, era già stato foto segnalato lo scorso 24 aprile 2024 a Belluno poiché richiedente protezione internazionale con pratica approvata. In precedenza aveva fatto istanza ad Ascoli, dove la pratica era stata rigettata per irreperibilità.

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