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Poliziotto ferito a Milano, Christian Di Martino voleva evitare che l’aggressore venisse travolto da un treno

Christian Di Martino è stato accoltellato mentre stava cercando di bloccare Hassan Hamis che stava correndo lungo i binari di Lambrate (Milano). Il 37enne, però, durante la colluttazione ha estratto un coltello e ha colpito 3 volte il vice ispettore della polizia.
A cura di Enrico Spaccini
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Christian Di Martino (foto da Facebook)
Christian Di Martino (foto da Facebook)

Gli agenti della Polfer avevano chiesto l'intervento dei rinforzi perché un 37enne aveva colpito alla testa una donna con un sasso raccolto dalla massicciata dei binari vicino alla stazione di Lambrate, a Milano. La 55enne era svenuta e quell'uomo, intorno alle 23:20 di mercoledì 8 maggio, si era messo a correre sui binari. In quel momento, arriva la volante ‘Zara' della polizia, con il vice ispettore Christian Di Martino come capoequipaggio. Autorizzato a usare il taser, il 35enne ha estratto lo storditore elettrico dopo che il 37enne aveva ignorato i suoi avvertimenti, rischiando così di essere travolto da un treno. Una volta bloccato, però, il fuggitivo ha estratto un grosso coltello da cucina e, colpendolo tre volte, ferisce gravemente Di Martino. Le sue condizioni, al momento, sono gravi ma stabili.

Il passato dell'aggressore

L'uomo fermato è Hassan Hamis, un 37enne di nazionalità marocchina. Da 20 anni in Italia, ha alle spalle diversi precedenti, 22 false identità e tre ordini di espulsione mai eseguiti. Solo domenica scorsa, 5 maggio, era stato fermato dalla Polfer di Bologna perché minacciava i passeggeri di un treno con un rasoio. In quel caso era stato denunciato a piede libero per resistenza.

Hamis, però, è stato arrestato diverse volte in passato, finendo anche in carcere in più di un'occasione, per rapina, furto, lesioni, stupefacenti, sequestro di persona. Stando a quanto ricostruito dalla polizia, il 37enne non avrebbe mai avuto il permesso di soggiorno. Per due volte, nel 2004 e 2012, il prefetto di Napoli aveva ordinato la sua espulsione, mai avvenuta. Lo stesso aveva chiesto il collega di Avellino nel 2023, ma non c'erano posti nel Cpr.

Le condizioni di Di Martino

Come riportato dal Corriere della Sera, Di Martino è stato accoltellato da Hamis perché il taser non ha funzionato. Un dardo gli ha colpito una gamba, ma l'altro è finito sul giaccone del 37enne e la scarica non è partita. Così, per bloccarlo prima che arrivasse un treno, il vice ispettore lo ha fermato fisicamente ed è stato proprio durante il corpo a corpo che Hamis ha estratto un grosso coltello da cucina che teneva nascosto nella manica del giubbotto.

Il coltello usato da Hamis per colpire Di Martino
Il coltello usato da Hamis per colpire Di Martino

L'agente è stato ferito tre volte; a un rene, alla milza e al duodeno. Alcuni colleghi hanno fermato il 37enne, mentre altri hanno tenuto sveglio Di Martino fino all'arrivo dei soccorsi. Il 35enne è ancora ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano, dove è stato sottoposto a un intervento di quattro ore, a 40 trasfusioni di sangue e altre 30 di plasma e a cinque rianimazioni per arresto cardiaco. Le sue condizioni sono ancora gravi, ma stabili. È in pericolo di vita e la prognosi è riservata.

Hamis, invece, è stato condotto prima in Questura e poi nel carcere di San Vittore. Oggi, venerdì 10 maggio, comparirà davanti al giudice per la convalida del fermo. Le accuse nei suoi confronti sono di tentato omicidio, lesioni, resistenza e porto del coltello.

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