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La nuova frontiera dello spaccio: vende farmaci e droga online e si fa pagare in bitcoin

Un 30enne di Milano è stato denunciato per aver spacciato tramite social sostanze stupefacenti pretendendo pagamenti anche in Bitcoin.
A cura di Giorgia Venturini
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Vendeva farmaci stupefacenti con false ricette mediche e richiedeva pagamenti in Bitcoin. Nel mirino della Guardia di finanza di Monza è finito un milanese responsabile di aver realizzato un presunto commercio elettronico di medicinali ad azione stupefacente o psicotropa: tutti medicinali per il quale sarebbe necessaria una prescrizione medica. Tutto avveniva invece tramite ricette false.

Sequestrate dosi di droga

I militari delle Fiamme Gialle sono riusciti a risalire a gli account di un utente Instagram e Telegram, risultati adibiti a vetrine virtuali per la vendita di farmaci a base di oppioidi. I prodotti venivano mostrati sui social accompagnati da video con musiche amatoriali e con l'obiettivo di attirare l'attenzione degli acquirenti. Le indagini hanno portato al sequestro di dosi di hashish, marijuana e funghi allucinogeni. Nel dettaglio, i finanzieri hanno identificato tre linee telematiche in cui avveniva la vendita dei farmaci stupefacenti: i farmaci venivano consegnati a mano durante gli incontri che venivano accordati. Tutti gli appuntamenti venivano fissati a Milano.

Il pagamento avveniva anche tramite Bitcoin

I medicinali venivano pagati in contanti o tramite Bitcoin e tramite un e-wallet in uso al venditore. Le spedizione e i pagamenti avvenivano anche verso gli Stati Uniti e la Svizzera. Ora un 30enne di Milano è stato accusa di spaccio di farmaci e sostanze stupefacenti, abusivo esercizio della professione medica e di farmacista, produzione e ricettazione di false ricette mediche.

Dal comando provincia della Guardia di Finanza aggiungono: "In esecuzione dell’attività di polizia giudiziaria delegata dall’A.G. milanese, i militari del Gruppo di Monza hanno effettuato perquisizioni domiciliari ed informatiche presso l’abitazione dell’indagato, rinvenendo ingenti quantitativi di farmaci a base oppioide – quali Toseina, Depalgos, Oxycontin, Jurnista, Paracodina, Lyrica, Oramorph, Twice, tutti dispensabili solo con prescrizione da parte soggetti in possesso della prevista autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute –, svariate dosi di hashish, marijuana e funghi allucinogeni, strumenti per la misura ed il dosaggio di sostanze chimiche, nonché diverse decine di false impegnative mediche autoprodotte per l’acquisto dei medicinali presso varie farmacie di Milano".

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