La Lombardia verso il nucleare, c’è l’accordo con l’agenzia per l’energia atomica: “Strada percorribile”

L'intesa c'è. È quella siglata oggi a Palazzo Lombardia dal governatore Attilio Fontana e dal direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi.
Il protocollo, incentrato sull'uso pacifico e quindi non militare di questa fonte di energia, è il primo firmato da una Regione italiana. "Un fatto che conferma il ruolo da protagonista di Regione Lombardia nella promozione delle tecnologie più all'avanguardia a servizio dello sviluppo sostenibile", ha dichiarato lo stesso Attilio Fontana. "Oggi segna l'inizio di un percorso importante, che sono convinto ci porterà a superare le difficoltà attuali e a fare un passo avanti per il bene del nostro Paese. Il nucleare rappresenta una strada percorribile per favorire la transizione ecologica, è una delle opzioni da sfruttare all'interno di un mix energetico green".
Già da tempo, del resto, la Lega spinge per la costruzione di centrali nucleari in Italia (e in Lombardia). In testa il segretario Matteo Salvini, che più volte ha proposto svariati siti (tra cui la sua Baggio a Milano) adatti al progetto. E così anche il presidente della Lombardia, storico esponente del Carroccio. "Si tratta di reattori nucleari di nuova generazione, che sono assolutamente sicuri e che non devono più generare le preoccupazioni di un tempo, parliamo di tecnologie completamente diverse rispetto al passato", sono state sempre le parole di Fontana. "Questi reattori sono progettati per essere sicuri e compatibili con gli standard più elevati di sicurezza, anche nella nostra regione, dove abbiamo la possibilità di creare condizioni di sicurezza ottimali".