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La donna aggredita in casa da uno sconosciuto: “Voleva solo farmi male, pensavo di morire”

È un cittadino americano (incensurato) di 29 anni l’uomo accusato di aver tentato di violentare una donna dopo essere entrato nella sua abitazione in via Washington. La 43enne, una dottoressa tornata da lavoro per la pausa pranzo, aveva lasciato la porta di casa socchiusa. Decisivo l’intervento del vicino di casa.
A cura di Francesca Del Boca
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Un frame della trasmissione di Rai2 "La Vita in Diretta"
Un frame della trasmissione di Rai2 "La Vita in Diretta"

"O muoio o mi libero. Lui voleva solo violentarmi, farmi del male". È la testimonianza della donna 43enne aggredita il 10 maggio nella sua casa di Milano da uno sconosciuto, e salvata da un vicino di casa 94enne, alla trasmissione di Rai 2 La Vita in Diretta. "Ho pensato davvero di non farcela. Ma anche: questa persona non mi avrà mai".

La testimonianza della donna aggredita in casa

Milano, via Washington, zona semi centrale della città. È l'ora di pranzo e la donna, che fa la dottoressa in un vicino ospedale, è appena rincasata da lavoro. È di passaggio, e non ha chiuso la porta a chiave. 

È proprio in quel momento che, nelle sue stanze, fa improvvisamente irruzione uno sconosciuto. "Grugniva, non parlava. Ma non voleva rubare niente, voleva solo farmi del male. Picchiava e basta". La spinge in camera da letto, la colpisce senza pietà. "Il suo intento era quello di stordirmi".

Le strappa i vestiti, le sferra pugni al volto. "A un certo punto ho reagito, gli ho dato un calcio. Mi tremava il cuore, sono corsa verso il portone di casa. L'aveva chiuso a chiave, mi aveva segregata dentro per poter fare quello che voleva".

Salvata dal tentato stupro dal vicino 94enne

È lì che la donna, con il volto coperto di sangue, attira l'attenzione del suo dirimpettaio 94enne. "Ho sentito gridare la signora, sono uscito e l’ho vista seduta per terra con la faccia insanguinata che ripeteva: ‘È ancora dentro, è ancora dentro‘".

A quel punto è tornato nel suo appartamento, ha preso la pistola scacciacani e l'ha puntata addosso all'aggressore, tenendolo sotto tiro fino all'arrivo dei carabinieri.

L'identità dell'aggressore

È un cittadino americano incensurato di 29 anni l’uomo accusato di aver tentato di violentare in pieno giorno una donna dopo essere entrato nella sua abitazione in via Washington. All’identificazione si è arrivati grazie ai documenti contenuti nel portafoglio che ha perso in casa della vittima: l'uomo sarebbe arrivato in Italia da Los Angeles per un viaggio insieme ad alcuni amici, e per partecipare al matrimonio di parenti nella Capitale. Nei giorni scorsi, però, si sarebbero perse le sue tracce. Fino a mercoledì scorso.

Arrestato dai carabinieri a Milano, l’uomo aveva dichiarato di essere un gambiano di 23anni. Secondo il suo avvocato difensore, soffrirebbe da tempo di problemi psichiatrici: davanti al giudice, in inglese, avrebbe dichiarato infatti di essersi introdotto nell'appartamento di via Washington perché "pensavo fosse la stazione dei treni".

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