Isac, il ragazzo morto mentre faceva flessioni in tangenziale: tra le ipotesi una sfida con gli amici
Sarebbe stato sfidato dai suoi amici Isac Djaniel Beriani, il 20enne travolto e ucciso da un'auto mentre stava facendo le flessioni la notte del 21 novembre sulla tangenziale Est di Milano. Sta seguendo anche questa pista il pubblico ministero di Milano Francesco De Tommasi che sta indagando sull'accaduto: fin dalle ore successive la tragedia si è parlato di una "sfida", di un "gioco" finito male tra alcuni ragazzi che stavano tornando a casa da una serata. In auto erano sei i ragazzi: durante il viaggio di ritorno hanno fermato l'auto a lato della tangenziale, probabilmente perché uno dei ragazzi stava poco bene. Qui è partita la sfida.
La sfida lanciata dagli amici
Se da un primo momento si pensava che la prova di coraggio potesse essere arrivata dalla vittima stessa, ora si fa strada anche la possibilità che la sfida possa essere stata lanciata dal gruppo di amici e che Isac avesse accettato. Quale prova? Fare alcune flessioni in mezzo alla carreggiata al buio, in una strada ad alta percorrenza. Pochi secondi dopo infatti un'auto lo ha travolto e ucciso sul colpo: l'automobilista, un ragazzo di 21 a anni, è ora indagato per omicidio colposo. Agli inquirenti avrebbe detto di non averlo visto e di non essere riuscito a evitarlo. Ma non è il solo. Gli amici di Isac dopo aver assistito alla scena sono immediatamente scattati via per paura: sono tutti indagati per omissione di soccorso. Durante l'interrogatorio con il pubblico ministero i giovani hanno raccontato che quella sera tutti erano sotto l'effetto dell'alcol e che hanno poi provato a ritornare sul luogo dell'incidente ma hanno trovato la strada chiusa, erano infatti già arrivati i soccorsi e le forze dell'ordine avevano chiuso quel tratto di tangenziale. Ora non resta che attendere gli esiti dell'autopsia effettuata lo scorso primo dicembre sul corpo di Isac, si attendono anche i risultati degli esami tossicologici.