Inchiesta Curve, il Milan chiede mezzo milione di risarcimento agli ultrà rossoneri: “Danno di immagine”

Il Milan, che si è di recente costituito parte civile nell'ambito del processo a carico dei tre ultrà rossoneri Francesco Lucci, Christian Rosiello e Riccardo Bonissi, ha chiesto un risarcimento in denaro pari a 458mila euro.
Il club rossonero ha infatti chiesto quasi mezzo milione come indennizzo (e in subordine che venga liquidata una provvisionale) in attesa che si esprima poi il giudice civile per la quantificazione del danno, sommando i danni materiali (come quelli derivanti dall'ingresso abusivo nello stadio di soggetti che non ne avevano diritto) ai pesanti danni di immagine. Nel caso dovesse essere accolta la richiesta di risarcimento, si tratterebbe di una vera e propria svolta nell'ambito dei processi in cui sono coinvolti club calcistici e tifosi.
La proposta è stata avanzata dal legale Enrico De Castiglione dopo che il pm Paolo Storari ha chiesto 6 anni e 10 mesi per Francesco Lucci, fratello dell'ex capo ultrà del Milan Luca, e 4 anni e 10 mesi per Christian Rosiello, ex bodyguard di Fedez, e Riccardo Bonissi. I tre, difesi dall'avvocato Jacopo Cappetta, sono imputati con rito abbreviato nel processo che scaturisce da uno dei filoni della maxi inchiesta della Procura milanese sulle curve di San Siro, che nel settembre del 2024 ha portato agli arresti di 19 capi ultrà tra Milan e Inter e azzerato così i vertici delle tifoserie organizzate del Meazza. Sono accusati di associazione a delinquere, estorsioni e pestaggi (tra cui quello del personal trainer Cristiano Iovino del 22 aprile 2024, a cui ha preso parte l'ex bodyguard del rapper Fedez Rosiello).La sentenza del processo è attesa per il prossimo 17 giugno.