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Sparatoria in via degli Imbriani a Milano: l’agguato contro un ultrà del Milan

Ad aprire il fuoco oggi pomeriggio in via Imbriani sono state due persone in scooter. Il “bersaglio”, un 29enne di nazionalità italiana, è fuggito a piedi dopo l’agguato, per poi ritornare a bordo dell’auto.
A cura di Francesca Del Boca
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È un 29enne italiano, ultrà del Milan con qualche piccolo precedente, il "bersaglio" dell'agguato che si è verificato oggi pomeriggio intorno alle 13.30 in via degli Imbriani a Milano, all’incrocio con piazzale Nigra, viale Bodio e viale Jenner a nord della città.

L'uomo è tornato spontaneamente sul luogo dell'accaduto e, dopo essere stato identificato, è stato sentito dagli investigatori della Squadra mobile, che indagano sull'episodio. La polizia scientifica ha eseguito rilievi sulla vettura, trovando due ogive nell'abitacolo e nella carrozzeria. 

Secondo quanto ricostruito al momento, due uomini in scooter avrebbero sparato mirando verso un'auto in corsa, e sarebbero poi scappati a gran velocità dopo aver esploso qualche colpo in direzione della carrozzeria dell'Audi. L'uomo a bordo della vettura, invece, sarebbe riuscito ad allontanarsi e sarebbe fuggito a sua volta, prima a piedi e poi ritornando alla guida dell'auto.

A chiamare la polizia, intervenuta sul posto con la scientifica per tutti i rilievi del caso, è stato un barista di via degli Imbriani. "Due uomini in scooter hanno sparato verso una macchina e sono scappati", ha spiegato l'uomo al 112. Per poi aggiungere che il "bersaglio" dell'agguato, a quel punto, è sceso dall'auto per provare a scappare con le sue gambe. "Sembrava illeso, non c'era sangue", sempre la testimonianza del barista.

Gli investigatori, quindi, sono al lavoro per risalire a chi possa aver aperto il fuoco in una strada trafficata, in pieno giorno,. La speranza è che una mano possa arrivare anche dai filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso la sparatoria.

Per il momento, i poliziotti hanno inoltre rinvenuto sull'asfalto alcuni elementi che potrebbero essere preziosi per le indagini: ancora da definire se si tratti di bossoli, ogive o cartucce simili a quelli rinvenuti nell'auto del 29enne.

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