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Mascherine al chiuso in Lombardia, la Moratti fa dietrofront: “Usiamole negli spazi affollati”

Indice di contagio in risalita in Lombardia (superiore all’1), interviene la vicepresidentessa di Regione Lombardia tornando a raccomandare l’uso delle mascherine nei luoghi affollati: “Una buona prassi”. L’obbligo (con poche eccezioni) è decaduto dal 15 giugno.
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Corre ancora il virus in Lombardia, la regione più martoriata. Solo oggi, secondo i dati del bollettino, 9.900 casi (3.721 contagi nella sola Milano) e 9 morti. A livello ospedaliero, aumentano i ricoveri in area medica e resta stabile il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Si alza l'indice Rt (indice di trasmissibilità) e supera la soglia dell'1. La soglia epidemica è minore o uguale a 1: se superiore a 1 scatta l’allerta, perché significa che con le misure vigenti ogni persona si stima ne abbia contagiata almeno un’altra. Così interviene anche la vicepresidentessa e assessora al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti. "Utilizzare le mascherine negli ambienti affollati è una precauzione che ci costa poco e ci aiuta a non ammalarci e a non contagiare a nostra volta i nostri amici e i nostri cari". L'obbligo del dispositivo di protezione FFP2 da giugno è infatti decaduto, con la sola eccezione dei mezzi pubblici di trasporto (esclusi gli aerei), delle Rsa per anziani e delle strutture sanitarie. "Una buona prassi, che continuo a raccomandare", vista l'elevata contagiosità di quest'ultima variante di Coronavirus. "La vaccinazione con quarta dose dei fragili e degli anziani con più di 80 anni è poi fondamentale per la loro protezione", ha concluso.

Le regole attuali

È del 15 giugno scorso, infatti, l'addio alle mascherine nei luoghi chiusi. Mascherine ancora sul volto invece negli ospedali, nelle Rsa e sui trasporti fino al 30 settembre prossimo. Per quanto riguarda i trasporti, fino al 30 settembre mascherina obbligatoria nei mezzi a breve e a lunga percorrenza, quindi bus, tram, metropolitane, treni, navi, traghetti. Niente mascherina, invece, per le funivie e per i voli sia nazionali che internazionali. Decade inoltre anche l'obbligo di vaccinazione per gli over 50. Niente più Green pass, infine, se non per accedere alle strutture sanitarie quando si va in visita ai ricoverati (in questo caso, è necessario il super Green pass che si ottiene dopo aver completato il ciclo vaccinale o dopo la guarigione). Il green pass nella sua forma "base" continuerà a essere necessario per l‘ingresso nei Paesi dell'Ue.

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