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Covid 19

Il Covid continua a uccidere negli ospedali, morto Giovanni, Oss di Crema: “Gli volevamo tutti bene”

“È venuto a mancare uno di noi e quando capita è sempre più difficile accettare che sia successo”. Così, con la voce rotta dal dolore, a Fanpage.it, il radiologo dell’ospedale di Crema Maurizio Borghetti. Nel nosocomio è venuto a mancare un Oss, Giovanni, per tutti Giovannino, che aveva contratto il Covid lo scorso marzo: “Ha avuto tutte le complicanze possibili”, ricorda con sconforto il dottore.
A cura di Filippo M. Capra
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Non si ferma l'ondata di contagi e morti che il Covid-19 porta con sé all'interno degli ospedali lombardi. Rallenta, ma non si blocca. E così, purtroppo, ieri il virus ha mietuto un'altra vittima, Giovanni, un Oss che ha cercato di combattere l'epidemia sin dalle prime ore, dando aiuto e manforte a medici e malati. L'operatore socio sanitario si è spento nella giornata di ieri, domenica 10 gennaio, dopo mesi di agonia provocati dalle complicanze legate alla malattia. Fanpage.it ha contattato il dottor Maurizio Borghetti, radiologo dell'ospedale di Crema, per parlare del lutto del nosocomio e di chi lo conosceva bene.

Il radiologo Borghetti: Giovanni ha avuto tutte le complicanze della malattia

"Ha contratto il Covid a metà marzo", spiega Borghetti, ricordando come l'amico e collega "aiutava, per quelle che erano le sue mansioni, i malati, trasferendoli da un reparto all'altro o quando avevano bisogno di sostenere degli esami clinici". Il decorso della malattia è stato rapido, tanto che si pensava potesse superarla in tempi ristretti, ma purtroppo "ha avuto tutte le complicanze possibili e immaginabili che lo hanno ridotto ad uno stato semi vegetale". Mentre il dottore ci racconta chi era Giovanni, la sua voce è rotta dal dolore: "Ha avuto una polmonite dopo la quale era stato rimandato a casa, ma successivamente ha necessitato di un nuovo ricovero. Da lì non è più migliorato". Giovannino, così lo chiamavano gli amici, ha tenuto botta finché è riuscito: "Sapevamo che il momento di dirgli addio sarebbe arrivato – continua ancora il dottor Borghetti -, ma quando tocca a persone a te vicine è diverso. È venuto a mancare uno di noi".

"Ci ha rimesso la vita prendendo uno stipendio misero"

Il ricordo si sposta quindi sul lato umano di Giovanni, descritto come una persona "che lasciava il buon umore. Gli volevamo tutti bene". Un operatore che "era sempre sorridente e cercava di tirare su il morale nei momenti in cui c'era molto tristezza, soprattutto durante il Covid", spiega ancora il radiologo dell'ospedale di Crema. Certo, non manca lo sconforto e la rabbia per come è andata pensando a come sarebbe potuta andare: "Ci ha rimesso la vita prendendo uno stipendio misero", rimugina ancora Borghetti, aggiungendo che la scomparsa di Giovanni è "l'ulteriore testimonianza della tragedia che si sta consumando". Una tragedia che può avere una conclusione "solo con il vaccino", assicura Borghetti: "È l'unico modo per uscire dall'incubo e debellare questo virus". Solo allora l'ondata di decessi provocati dal Covid potrà essere fermata.

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