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Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Ibrahim perde l’auto dopo l’incidente aereo di San Donato e i suoi colleghi gliela ricomprano

Era rimasto senza auto perché la sua Opel è andata distrutta a seguito della precipitazione dell’aereo da turismo che lo scorso 3 ottobre si è abbattuto su una ditta di San Donato Milanese pochi minuti dopo il decollo da Linate. Ma i suoi colleghi e il titolare del maglificio in cui lavora, gliene hanno comprata una di zecca. Ibrahim Kamissoko, questo il nome del magazziniere 27enne di origini maliane, è rimasto sorpreso dal dono inaspettato degli amici.
A cura di Filippo M. Capra
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Ibrahim e il titolare Luca Bianco
Ibrahim e il titolare Luca Bianco
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Era rimasto senza auto perché la sua Opel è andata distrutta a seguito della precipitazione dell'aereo da turismo che lo scorso 3 ottobre si è abbattuto su una ditta di San Donato Milanese pochi minuti dopo il decollo da Linate. Ibrahim Kamissoko, questo il nome del magazziniere 27enne di origini maliane rimasto senza la vettura, aveva comprato la macchina lo scorso dicembre dopo aver fatto anni di sacrifici. Purtroppo il velivolo gliel'ha disintegrata. E così, il suo datore di lavoro, Luca Bianco, titolare dell'azienda Maglificio Ripa di Spino d'Adda, e i suoi colleghi, gli hanno regalato un'auto nuova di zecca.

Perde l'auto nell'incidente aereo di San Donato, titolare gliela ricompra

"Non mi sono mai sentito così emozionato in tutta la mia vita", ha commentato al Corriere della sera Ibrahim ripensando alla Renault Clio compratagli da Bianco con l'aiuto degli altri dipendenti che si sono occupati di pagare l'assicurazione e il bollo. Per consegnargliela, i colleghi lo hanno "convocato" in azienda con una scusa e al suo arrivo si è trovato la cinque posti, contornata dai colleghi e le rispettive famiglie che lo aiutano dal 2014, anno in cui è arrivato in Italia. Il titolare del Maglificio Ripa ha dichiarato al Corsera di non aver fatto nulla di speciale perché "è normale nella vita aiutare chi ne ha già passate tante". Di Ibrahim, Bianco dice che è "un bravo dipendente, sempre gentile e con il sorriso sulle labbra. L’azienda gli si è affezionata". La situazione economica di Ibrahim è delicata: i risparmi da parte non sono tanti e, oltre ai sacrifici fatti negli ultimi anni per comprarsi la Opel andata distrutta, ha messo via del denaro utile a tornare in Mali dopo undici anni dalla sua partenza per trovare sua madre e lasciarle qualcosa. "Qui faccio del mio meglio, ma non mi sarei mai aspettato un regalo così grande", ha aggiunto il 27enne.

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