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I milanesi con la seconda macchina potrebbero pagare il parcheggio per i residenti

Allo studio le prime misure dell’operazione “Robin Hood” a Milano nell’ottica della progressività: tariffe innalzate secondo il reddito per musei e sport, mense scolastiche a prezzo pieno, l’innalzamento del ticket Area C, sosta per la seconda auto a pagamento.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
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"Deve pagare sotto mercato chi ha problemi di reddito. Dove possibile, va rivisto con la lente della progressività e dell’equità sociale tutto il pricing della città". L'aveva annunciato l'assessore al Bilancio Emmanuel Conte: a Milano, le cui casse in questo momento attraversano un periodo molto difficile, chi se lo può permettere, deve pagare di più. Dalle loro tasche si può, in piccola parte, recuperare risorse per tappare un buco comunale da 80 milioni di euro. Come fare? Allo studio già le prime possibili rivoluzioni, all'interno di quella che è già stata soprannominata "Operazione Robin Hood", dal nome del leggendario eroe popolare che rubava ai ricchi per dare ai poveri.

Tariffe innalzate secondo il reddito per scuole, musei, sport e posto auto per la seconda auto

Quali potrebbero essere le prossime tappe dell'operazione? Si parla di tariffe innalzate secondo il reddito per musei e sport, mense scolastiche a prezzo pieno, l’innalzamento del ticket per l'Area C (i cui incassi arrivano a mala pena ai 30 milioni, e servono in buona parte a ripagare i costi di mantenimento del servizio) e forse, in futuro, anche per l'ingresso in Area B. Così, sempre nell'ottica della progressività, i residenti che possiedono più di un auto potrebbero ritrovarsi a pagare il posto sosta riservato alla seconda vettura: una misura che in città toccherebbe circa 80mila famiglie.

Gli 80 milioni mancanti nelle casse di Palazzo Marino

Del resto il sindaco Beppe Sala già da tempo lancia gridi di allarme. "Sono preoccupato per i conti di Milano", ha dichiarato ultimamente. E ancora. "Le bollette del Comune fanno spavento". Gli fa eco l'assessore al Bilancio Emmanuel Conte: "Mancano 80 milioni di euro alle casse di Palazzo Marino". A pesare, l'aumento dei costi dovuto alla crisi energetica. E la voce del trasporto pubblico locale, che dopo il Covid ha avuto una flessione senza precedenti: i biglietti (da gennaio in aumento del 10 per cento) sono passati dai 437 milioni del 2019 ai 320 del 2022. E mancano ancora i costi di gestione della nuovissima metropolitana blu M4 (che al momento serve solo sei stazioni, da Linate Aeroporto a Dateo), ben 50 milioni che a regime nel 2025 diventeranno 100. Come si può fare quindi, per recuperare sostanze? "Serve una riforma della finanza locale che tenga conto del ruolo dei grandi Comuni come Milano, che investono in infrastrutture che non sono al servizio dei soli milanesi", ha dichiarato l'assessore comunale Conte. E appunto:"Per quanto riguarda i cittadini, invece, è necessario rivedere le tariffe con il criterio della progressività sociale".

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