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“Ho trovato le mie foto su un sito di escort”: l’odissea di Sofia, 22enne vittima di cyberbullismo

Sofia ha 22 anni e da aprile scorso è vittima di cyberbullismo. Qualcuno ha postato, a sua insaputa, foto e informazioni personali su alcuni siti di escort: Quello che mi è successo, è accaduto penso a tante altre persone. Ci sono persone che non denunciano ciò che è successo e arrivano a compiere atti gravi, arrivano al suicidio”, racconta a Fanpage.it.
A cura di Ilaria Quattrone
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Due annunci creati a sua insaputa e senza il suo consenso su alcuni siti di escort: è questo l'incubo che Sofia, 22 anni, è costretta a vivere da aprile scorso. Un brutto sogno che le ha causato crisi nervose e tanta paura. Paura che qualcuno possa venire a cercarla sotto casa, che possa perseguitarla o che peggio possa farla del male: "Nessuno dovrebbe vivere con l'ansia che qualcuno si presenti sotto casa. Di gente pazza e in giro ce n'è", racconta a Fanpage.it.

Gli ordini fatti su Just Eat a sua insaputa

Sofia infatti è l'ennesima vittima di cyberbullismo. Le sue foto e i suoi dati personali sono finiti all'interno di alcuni annunci di escort online: "Tutto è iniziato il 13 aprile. Ero qui a casa quando ha iniziato a squillarmi il telefono. Un fattorino di Just Eat mi ha detto che avevo fatto degli ordini che erano da pagare. Mi dico che era strano considerato che io non ho nemmeno un account di Just Eat. Dal 13 al 14 aprile ho passato le pene infernali perché sono venuti diversi fattorini a suonarmi sotto casa fino a mezzanotte e mezza". Secondo la piattaforma, Sofia aveva fatto 14 ordinazioni per un totale di ottocento euro.

La denuncia alla polizia postale e la scoperta degli annunci

Il 26 aprile la 22enne decide di andare dalla polizia postale. Il giorno dopo però appaiono due annunci sui siti di escort: "C'erano le mie foto, il mio numero di telefono e la mia via. Il primo sono stata in grado di toglierlo mentre il secondo è ancora presente. Ho scritto al servizio clienti, ma non ho mai avuto nessuna risposta". Da quel giorno Sofia inizia ad avere delle crisi nervose: "Non ce la facevo più. Non è stato per niente bello e non è bello nemmeno tuttora sapendo che c'è ancora quell'annuncio. Quello che mi è successo, è accaduto penso a tante altre persone. Ci sono persone che non denunciano ciò che è successo e arrivano a compiere atti gravi, arrivano al suicidio. Se tante persone denunciano invece e non si nascondono si può cambiare qualcosa".

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