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Antonio Di Fazio, il manager arrestato per stupro

Arrestato imprenditore farmaceutico, gip: “Fotografava le vittime totalmente sedate, come un trofeo”

Altri particolari emergono dalle indagini che hanno portato all’arresto di Antonio Di Fazio, l’imprenditore farmaceutico di Global Farma accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate. A inchiodare Di Fazio sarebbero state le foto della 21enne, l’unica fino ad ora ad aver denunciato, e di altre ragazze trovate nel suo cellulare: le immagini, come riportano gli inquirenti nell’ordinanza di misura cautelare, ritraggono le “vittime totalmente sedata”. Le foto non hanno “nessuna spiegazione se non quella di documentare il ‘trofeo’ conquistato”.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono almeno 5 le vittime di Antonio Di Fazio, l'imprenditore farmaceutico di Global Farma arrestato ieri dai carabinieri a Milano con le pesantissime accuse di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate. Oltre alla 21enne che lo scorso 28 marzo si è presentata dai carabinieri per la denuncia facendo così scattare le indagini, sarebbero almeno altre quattro le ragazze che hanno subito la violenza del manager: per ora non sono ancora state identificate, per questo gli inquirenti hanno lanciato un appello a tutte le sue potenziali vittime, affinché si mettano in contatto con i carabinieri della compagnia di Porte Monforte in viale Umbria che hanno condotto le indagini. A inchiodare Di Fazio sarebbero state le foto della 21enne e di altre ragazze trovate nel suo cellulare, ora messo sotto sequestro: le immagini, come riportano gli inquirenti nell'ordinanza di misura cautelare, ritraggono le "vittime totalmente sedate". Le foto non hanno "nessuna spiegazione se non quella di documentare il ‘trofeo‘ conquistato".

Resta ora da capire se l'imprenditore, in carcere dal pomeriggio di ieri venerdì 21 maggio, con tutte le sue vittime ha usato lo stesso modus operandi della studentessa che ha denunciato: stando a quanto riferito dai carabinieri, la 21enne era stata avvicinata con la scusa di uno stage in azienda quando a casa dell'imprenditore è stata narcotizzata con una dose di benzodiazepine oltre quattro volte superiore a quella consentita. La ragazza ha così perso conoscenza e solo allora il manager ha abusato di lei prima e l'ha fotografata poi. La studentessa solo per un breve momento ha ripreso conoscenza rendendosi conto che qualcosa no andava. Poi però ha riperso nuovamente i sensi. Intorno a mezzanotte l'imprenditore avrebbe rivestito la vittima e l'avrebbe riaccompagnata a casa in auto per poi metterla a letto. È la mattina successiva che la ragazza è andata al pronto soccorso dove ha scoperto di essere stata drogata e abusata. I medici hanno scoperto che dalle analisi del sangue è emerso che aveva in corpo 900 ml di benzodiazepine. Così è scattata prima la denuncia e poi le indagini.

Fino a ieri pomeriggio quando l'imprenditore è stato arrestato: durante la perquisizione dei militari nella sua casa è stata trovata una pistola finta, un lampeggiante e un tesserino del Ministero dell'Interno. Secondo l'accusa, millantava anche rapporti con imprenditori internazionali. Per lui si sono aperte le porte del carcere: davanti ai giudici dovrà difendersi dall'accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate.

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