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Giovanni Sala morto davanti alla sede Sky, i due vigilantes sono accusati di omicidio preterintenzionale

Giovanni Sala è morto per arresto cardiaco il 20 agosto 2023 davanti alla sede Sky di Rogoredo (Milano). I due vigilantes che lo hanno immobilizzato e gli hanno premuto un ginocchio sulla schiena sono accusati di omicidio preterintenzionale.
A cura di Enrico Spaccini
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Giovanni "Gianni" Sala (foto da Facebook)
Giovanni "Gianni" Sala (foto da Facebook)

Sono accusate di omicidio preterintenzionale le due guardie giurate che, nella notte tra il 19 e il 20 agosto 2023, sono intervenute per bloccare Giovanni Sala davanti alla sede di Sky a Rogoredo, nel sud di Milano. Il 34enne era "in evidente stato di alterazione" ed è morto per arresto cardiaco, dopo che una delle due guardie lo aveva tenuto fermo a terra con un ginocchio sulla sua schiena per diverso tempo.

La morte di Giovanni Sala davanti alla sede di Sky

Come è stato possibile ricostruire grazie alle telecamere di sorveglianza piazzate nella zona, Sala si era avvicinato barcollando ai cancelli di Sky. L'autopsia ha rilevato che il 34enne era sotto l'effetto di alcol e droga, e gridava frasi sconnesse lungo la strada.

A quel punto, i due vigilantes hanno deciso di intervenire. Dopo averlo atterrato, un 46enne lo ha tenuto fermo a terra con un ginocchio sulla schiena mentre il collega, un 64enne, chiamava i soccorsi. Poco dopo, Sala ha accusato un arresto cardiaco. Il 46enne si è accorto che il 34enne stava male e ha provato a rianimarlo senza successo.

"Istinti violenti e inutilmente prevaricatori"

All'inizio, il pm Alessandro Gobbis ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Le indagini ora si sono chiuse e le due guardie giurate, difese dall'avvocata Camilla Urso, sono accusate di omicidio preterintenzionale. Il gip deciderà nei prossimi giorni in merito al rinvio a giudizio.

Secondo la Procura, i due indagati nel bloccare Sala avevano dato "sfogo a istinti violenti e inutilmente prevaricatori". È vero che il 34enne aveva assunto alcol e droga, ma le guardie lo avrebbero immobilizzato in modo violento anche se in realtà non c'era "alcuna necessità di tutelare persone o cose da pericolo concreti".

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