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Gianfranco Bonzi scomparso da Milano: la donna con cui chattava si fingeva la cantante “Dua Lipa”

Dietro alla scomparsa del custode di un palazzo di Brera potrebbe esserci una donna che su Facebook si fa chiamare Dua Lipa. Contattata, ha chiesto 50 euro per recarsi a Cagliari per cercare l’uomo.
A cura di Matilde Peretto
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Nella foto Gianfranco Bonzi e la famosa cantante Dua Lipa
Nella foto Gianfranco Bonzi e la famosa cantante Dua Lipa

Dietro la scomparsa di Gianfranco Bonzi, il custode di Milano sparito nel nulla dal 23 marzo, potrebbe esserci una donna che sui social si fa chiamare Dua Lipa. I due erano in contatto dall'estate scorsa, si chiamavano "amore mio" e l'uomo le aveva inviato 5mila euro in due trance di bonifici. La trasmissione Chi l'ha visto? è entrata in contatto con il profilo Facebook di questa persona che ha risposto poco dopo. Affermava di non aver visto Gianfranco ma che, con un pagamento di 50 euro, sarebbe potuta andare a Cagliari a cercare l'uomo scomparso. Per ricevere il denaro, "Dua Lipa" ha inviato il suo codice fiscale alla giornalista che è entrata in contatto con lei. La polizia postale è riuscita a risalire a due informazioni importanti: la donna (a patto che lo sia) è nata nel 1966 e vive in Sicilia. Nonostante tutto ciò, del custode non si sa ancora nulla. Vicino alla sua abitazione nel quartiere di Brera a Milano è stato ritrovato un trolley che potrebbe essere quello con cui l'uomo era uscito di casa il giorno della scomparsa.

La donna che chattava con Gianfranco Bonzi

I due si sarebbero conosciuti l'estate scorsa. Si era creato un rapporto amoroso, almeno da parte di Bonzi. Il fratello Michele, intervistato sempre da Chi l'ha visto?, pensa che il rapporto tra l'uomo e questa donna centri moltissimo con la sua scomparsa. Un legame che si era interrotto quando il profilo era sparito dai social per poi riapparire con lo stesso nome, ma un'immagine diversa: non più quella della famosa cantante, ma di una donna bionda che si fa chiamare Madina.

Lei ha subito ricontattato Franco dopo il periodo di assenza: "Ciao amore Franco, ho avuto un problema con il telefono che non funziona più, quindi ho aperto un altro Facebook per scriverti. Ci possiamo parlare qui, ti ho scritto su Messanger amore ti amo". L'uomo però è diffidente, dice di essere già impegnato e di non conoscerla. Allora lei le invia una foto come prova: si vede un'immagine della cantante che manda un bacio alla camera e sotto la scritta "Franco per te", seguita dall'emoticon del cuore.

Gli scambi di messaggi tra la donna e la giornalista di Chi l'ha visto?

Per capirne di più sulla faccenda, una giornalista di Chi l'ha visto? ha scritto al profilo della donna. Questa risponde di non aver visto l'uomo ma che, con un pagamento di 50 euro, sarebbe partita per Cagliari per andare a cercarlo. Non si sa perché proprio la città sarda (la donna spiega che una sua amica le ha detto che si trovava lì), sta di fatto che il profilo invia il suo codice fiscale in chat. Da questo la Polizia postale ha recuperato la data di nascita della donna (1966) e il luogo in cui vive (Sicilia). Dal momento in cui il pagamento non stava venendo effettuato, dalla chat arriva il seguente messaggio: "Non parlarmi più di Franco allora, ciao".

Il fratello Michele manda un appello alla donna: "Speriamo tu ci possa dire qualcosa, noi non abbiamo problemi, l'importante è che ci dia qualche informazione". Spera che la Polizia postale riesca a scoprire altro materiale in grado di far tornare a casa Gianfranco (o fagiolo, il soprannome con cui lo chiamava lui). Non ha idea di dove possa trovarsi, ha lasciato a casa tutto tranne la carta d'identità. Vicino alla sua abitazione è stato ritrovato un trolley che potrebbe essere quello con cui Bonzi aveva lasciato la sua abitazione nel giorno della scomparsa.

Il ricordo del fratello Michele

Michele Bonzi vive a Chioggia, città di origine di tutta la famiglia, e racconta che Gianfranco era il fratello maggiore. Il padre era bersagliere mentre la mamma faceva la casalinga. Lo zio, invece, era una gloria sportiva tanto che nel paese gli era stato dedicato un piccolo stadio. "È una bravissima persona", ricorda Michele riferendosi al fratelli, con una grande passione per la pesca e per la fotografia. Avrebbe compiuto 60 anni quest'anno.

Nel quartiere di Brera a Milano, dove Bonzi si era trasferito per lavorare come custode, lo conoscono tutti. Viene descritto come spiritoso e ligio al dovere. I suoi problemi di solitudine sembrano essere iniziato dopo la morte dei genitori. Da quel momento potrebbe essersi rifugiato online anche se il fratello ammette: "Mi aveva parlato della sua conoscenza sui social ma mi sembrava un gioco". Forse non lo era e adesso tutti sperano di scoprire qualcosa in più. E sperano che Gianfranco Bonzi torni a casa.

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