“Free Gaza” sul Pirellone, la Lega chiede la censura dei consiglieri Majorino e Paladini: cosa succede

L'1 ottobre è comparsa la scritta "Free Gaza" sulla facciata di Palazzo Pirelli a Milano, sede del Consiglio regionale della Lombardia. Il gesto, voluto dai consiglieri regionali Pierfrancesco Majorino (Pd) e Luca Paladini (Patto Civico), è stato fatto con l'obiettivo di lanciare un messaggio di pace, "un urlo di indignazione non violento" di fronte al "genocidio che si sta consumendo a Gaza e di solidarietà verso la Global Sumud Flotilla". Nonostante questo, sono scoppiate diverse polemiche sulla questione, prima tra tutte quella della Lega che oggi, martedì 7 ottobre, si è formalizzata in un'azione istituzionale.
A differenza di quanto accaduto nei giorni successivi all'episodio – quando il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, aveva già bollato il gesto come un'azione "illegale" e "non autorizzata", e il deputato alla Camera Fabrizio Cecchetti aveva annunciato l'intenzione di procedere con una denuncia – oggi la risposta ufficiale è arrivata in Consiglio regionale quando la Lega ha presentato una mozione con oggetto: "Censura per la proiezione su Palazzo Pirelli di una scritta non autorizzata e azioni conseguenti".
La mozione di Censura della Lega
Il documento, presentato dai consiglieri del gruppo Lega – Lega Lombarda Salvini, tra cui il primo firmatario Alessandro Corbetta, esprime una "ferma condanna nei confronti del gesto compiuto e rivendicato da Pierfrancesco Majorino e Luca Paladini", ritenendolo "grave, divisivo e contrario al rispetto e alla dignità del Consiglio regionale della Lombardia".
In particolare, i firmatari sottolineano come la scritta "Free Gaza", "pur essendo una presa di posizione politica", sarebbe un messaggio "fortemente controverso e divisivo" che, nel contesto attuale, rischierebbe di "incendiare gli animi e di acuire le contrapposizioni ideologiche". Secondo la Lega, infatti, il Pirellone sarebbe stato trasformato in uno strumento di propaganda su un tema particolarmente delicato: un "atto di grave irresponsabilità politica e istituzionale", e l'utilizzo improprio della sede del Consiglio per messaggi non autorizzati "mina la credibilità e l'autorevolezza dell'Assemblea".
Per questi motivi, il documento non si limita alla condanna, ma impegna il Presidente del Consiglio regionale e l'Ufficio di Presidenza a "valutare l'adozione di provvedimenti nei confronti dei soggetti coinvolti, nei limiti previsti dal Regolamento del Consiglio regionale e dalle norme interne di condotta" e "predisporre misure atte a evitare il ripetersi di episodi simili, salvaguardando il prestigio dell'istituzione e impedendo che l'uso improprio del Pirellone contribuisca ad alimentare ulteriormente le tensioni sociali e politiche in corso".
Il Consigliere Paladini: "Ecco cosa una scritta di pace rischia di scatenare"
"Le mozioni urgenti dovrebbero avere i crismi dettati dall'impellenza di risolvere un problema o quanto meno provarci. Per la Lega oggi ‘l'urgenza' è impegnare l'aula a dire quanto siamo stati cattivi io e il collega Majorino a rivendicare una scritta apparsa sul Pirellone settimana scorsa", ha commentato a Fanpage.it il consigliere regionale Luca Paladini (Patto Civico). "Dovrebbero essere altre le priorità di questa Regione, però questa mozione racconta bene come vengano vissute determinate questioni qui dentro. Sono curioso di capire quali argomenti verranno utilizzati. Non dico che una risata li seppellirà perché c'è poco da ridere in questo momento, ma sicuramente siamo tra lo stupefatto e il divertito di fronte ai toni di questa mozione".
In merito al presunto "messaggio controverso e divisivo" veicolato dalla scritta Free Gaza secondo la Lega, Paladini ha poi ribadito a Fanpage.it: "Pensavamo sinceramente di avere meno colpe e di essere meno influenti. Tu guarda invece una scritta di pace cosa rischia di scatenare. Nel pomeriggio attendiamo il verdetto del tribunale della morale". Al momento, infatti, la palla è nelle mani dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio che è chiamato a valutare se e in quale modo procedere con le azioni richieste dalla mozione.
Il Consigliere Majorino: "La Lega si accorge solo oggi di Gaza"
“Apprendo che la Lega si accorge solo oggi dell'esistenza di Gaza. Non ricordo da quel gruppo politico o dal presidente Fontana alcun intervento significativo in questi mesi per contrastare la strage degli innocenti o per aiutare sul piano umanitario la popolazione colpita", ha commentato il consigliere regionale Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd a Palazzo Pirelli. "Ma oggi i leghisti si sono svegliati e hanno partorito una mozione surreale per cercare di punire il collega Luca Paladini e il sottoscritto in quanto colpevoli di aver proiettato sulla parete del Pirellone una scritta chiara e forse per questo temuta: "Free Gaza". In attesa di comprendere quale sia la punizione a cui, secondo la Lega, dovremmo essere sottoposti, ribadisco che rifarei cento volte quel gesto di disobbedienza assolutamente nonviolento”.