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Figlio 12enne contro papà no vax: “Dice cose insensate”. E il tribunale dà ragione al bimbo

Singolare causa davanti al tribunale civile di Milano: i giudici hanno dato ragione al figlio 12enne di una coppia separata che contestava le posizioni “no vax” del padre. Per il tribunale sarà adesso la madre, le cui posizioni sono condivise dal bimbo, a poter decidere sull’eventuale vaccinazione senza il consenso del padre.
A cura di Francesco Loiacono
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Foto di repertorio
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Il tribunale di Milano ha sostanzialmente dato ragione a un bambino di 12 anni, consentendogli, previo consenso della madre, di vaccinarsi contro il Covid nonostante il parere contrario del padre. A riportare la vicenda è stato Luigi Ferrarella sul "Corriere della sera". Il caso è emerso a seguito di una causa tra genitori separati che finora avevano gestito in serenità l'affido congiunto del figlio. La pandemia e la successiva campagna di vaccinazione contro il Coronavirus hanno però minato la serenità famigliare. Il motivo? Pareri discordanti sul vaccino, con la madre favorevole a far immunizzare il figlio e il papà che invece, da quanto detto durante un'udienza e sulla base delle parole del figlio, è risultato essere un "no vax".

E il figlio? Il bimbo, che per i giudici della sezione Famiglia del tribunale civile ha mostrato nonostante la sua età una maturità tale da far tenere in debita considerazione la sua opinione, ha detto di essere un po' indeciso sul vaccino proprio per via delle informazioni diverse fornitegli dai genitori, ma ha successivamente chiarito di avere le stesse idee della madre perché, testualmente: "Parlando con lei, e riferendole le cose che mi ha detto papà, capisco che le cose che mi dice mio padre non hanno moltissimo senso".

Da qui la decisione del tribunale, che sostanzialmente ha dato ragione al figlio e alla madre, risultata essere "il genitore più idoneo ad assumere, in autonomia e senza il consenso del padre, tutte le decisioni necessarie in relazione alla vaccinazione". Sarà dunque la madre a decidere sulla vaccinazione del figlio, anche senza il consenso paterno.

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