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È Andrea Tosi l’uomo indagato per la scomparsa di Greta Spreafico, ma la Procura ha già chiesto l’archiviazione

La Procura di Rovigo ha chiesto l’archiviazione per la scomparsa di Greta Spreafico. Nel registro degli indagati è iscritto Andrea Tosi, l’ultimo uomo ad averla vista in vita. L’uomo è stato interrogato con la duplice ipotesi accusatoria di occultamento e distruzione di cadavere.
A cura di Anna Vagli
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Secondo quanto si apprende in anteprima dalla trasmissione Iceberg, in onda questa sera su Telelombardia, sarebbe il giardiniere Andrea Tosi l’uomo iscritto nel registro degli indagati per la scomparsa di Greta Spreafico, la donna di cui si sono perse le tracce il 4 giugno 2022. La notizia che ci fosse un indagato era infatti già trapelata il 25 marzo, ma nessuno sapeva la sua identità. Il reato contestato all’uomo sarebbe quello di occultamento e distruzione di cadavere.

Sempre secondo quanto si apprende dalla trasmissione condotta da Marco Oliva, fino ad oggi Tosi si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. E, in assenza di prove sufficienti, la Procura della Repubblica di Rovigo avrebbe anche già chiesto l’archiviazione.

Andrea Tosi e Greta Spreafico si erano conosciuti su Facebook e avevano trascorso insieme la serata tra il 3 e il 4 giugno 2022 girovagando tra i locali di Porto Tolle, dove lei era tornata per interessarsi della vendita dell’appartamento ereditato dal nonno. Ma il 6 giugno, quando avrebbe dovuto perfezionarsi la vendita dal notaio, Greta non si è presentata. Così il compagno Gabriele Lietti ne ha denunciato la scomparsa. Da lì sono partite le indagini dei carabinieri, che il 30 marzo scorso hanno anche perquisito la casa di Tosi.

Che cosa accadrà adesso che la procura ha chiesto l'archiviazione per l'unico indagato? Partiamo dal presupposto che il Pubblico ministero chiede l’archiviazione di un procedimento penale, al termine delle indagini preliminari, quando emerge che la notizia di reato ipotizzata è infondata oppure quando il quadro probatorio raccolto non è sufficiente e idoneo a sostenere l’accusa in giudizio dell’indagato (o degli indagati).

Dopodiché grava sempre sulla pubblica accusa l’onere di notificarla alla parte offesa (in questo caso ai familiari della vittima) che ne abbia fatto richiesta, informandola che potrà presentare opposizione nel termine di venti giorni. A quel punto il giudice per le indagini preliminari può percorrere due strade: archiviare il procedimento penale con decreto, se non riconosce la sussistenza della commissione di un reato, oppure – in presenza di un’opposizione alla richiesta di archiviazione – fissare l’udienza per la discussione in camera di consiglio.  Al termine di questa udienza il Gup può decidere di archiviare oppure ordinare al pubblico ministero la prosecuzione delle indagini. In quest’ultimo caso, però, dovrà indicare al magistrato requirente quali atti compiere.

Che cosa farà il giudice per le indagini preliminari di Rovigo con riferimento al procedimento penale instaurato per la scomparsa di Greta Spreafico? Non resta che aspettare le prossime settimane. Ad oggi la cantante risulta ancora una donna scomparsa.

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