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Dopo 27 anni diffuso l’identikit di uno dei due killer di Pietro Sanua, il figlio: “Si arriverà alla verità”

In questi giorni è stato diffuso l’identikit di uno dei due killer di Pietro Sanua, ucciso all’alba del 4 febbraio 1995 pochi minuti prima di allestire il suo banco di frutta e verdura al mercato di Corsico.
A cura di Giorgia Venturini
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A sinistra Pietro Sanua e a destra l'identikit di uno dei killer
A sinistra Pietro Sanua e a destra l'identikit di uno dei killer

A 27 anni di distanza dall'omicidio di Pietro Sanua ha un volto uno dei due assassini. L'identikit in bianco e nero del killer era conservato nel fascicolo già dal 5 febbraio del 1995, il giorno dopo l'omicidio del commerciante di Corsico freddato a colpi di pistola all'alba prima di allestire il banco di frutta e verdura al mercato. Ora la foto di uno dei due esecutori è stata resa pubblica. "Un grande passo verso la verità. L'identikit servirà per le indagini: qualcuno ora potrà riconoscerlo", spiega a Fanpage.it il figlio di Pietro Sanua, Lorenzo. Per lui non ci sono dubbi: "So che arriveremo alla verità. C'è qualcuno che sa e che non ha ancora parlato. Sono sicuro che chi sa è ancora vivo". Dopo 27 anni quindi ci si avvicinata sempre di più alla verità.

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L'omicidio nel febbraio del 1995

I fatti risalgono al 4 febbraio del 1995. Pietro Sanua era insieme a suo figlio Lorenzo, allora 21enne, a bordo del loro furgone: era mattina presto e a Corsico, alle porte di Milano, si stava iniziano ad allestire il mercato. Padre e figlio a un certo punto notano una Fiat Punto marrone targata Genova. È a pochi metri davanti a loro quando la si vede fare inversione. "Guarda che manovra che fa quell'auto", aveva commentato la scena Pietro al figlio. Poi attimi, secondi, in qui tutta la vita di Lorenzo cambia: dalla Fiat Punto spunta una lupara che spara due colpi e Pietro cade tra le braccia del figlio mentre il furgone va a sbattere contro un'altra auto. I proiettili mirano Pietro che lo feriscono gravemente. Nonostante siano stati subito allertati i soccorsi, Sanua morirà poco dopo l'arrivo in ospedale. Si aprirono subito le indagini per poi chiedersi nell'agosto successivo. A distanza di 27 anni non c'è ancora un nome scritto sul registro degli indagati ma si è vicini a una svolta.

Il figlio Lorenzo spiega che "l'identikit del killer me lo avevano fatto vedere ma solo il giorno dopo l'omicidio. Poi era sparito nel nulla. Si tratta dell'uomo che era alla guida dell'auto, mentre il complice è sceso e ha sparato". Il fascicolo sull'omicidio è stato riaperto e le indagini ora stanno per arrivare a una svolta. L'identikit sta facendo il giro della regione e d'Italia e chi sa potrebbe iniziare finalmente a parlare.

Pietro Sanua con la famiglia
Pietro Sanua con la famiglia

L'ombra della ‘ndrangheta dietro l'omicidio

Ma perché uccidere Pietro Sanua? Dietro al delitto c'è la criminalità organizzata? In tutti questi anni le indagini hanno seguito principalmente tre filoni: Pietro si era accorto che nel Comune di Milano si tenevano dei sorteggi pilotati per decidere a chi assegnare gli spazi pubblici agli ambulanti. Da uomo corretto che era non è stato in silenzio. Così come aveva capito – e qui il secondo filone di indagine – che l'Ortomercato di Milano all'inizio degli anni '90 era anche al centro del traffico illecito di droga. Ma è il terzo filone su cui si starebbero concentrando le nuove indagini: al centro ci sono i territori di Buccinasco e Corsico, già roccaforti della ‘ndrangheta nei primi anni '90. "L'anno prima delle sua morte mio padre ha avuto un diverbio in pubblico con una persona vicina alla famiglia di ‘ndrangheta Sergi. Legati in qualche modo alla famiglia dei Sergi e dei Papalia, storica presenza di ‘ndrangheta nel Sud di Milano", spiega Lorenzo. Ora non resta che qualcuno finalmente parli e che riconosca l'uomo nell'identikit tenuto nascosto per troppo tempo.

Pietro Sanua e il suo banco di frutta e verdura
Pietro Sanua e il suo banco di frutta e verdura
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