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Donna trovata morta dopo 2 anni, Marinella costretta a vendere la casa: “Viveva con una pensione minima”

L’avvocato del proprietario della casa di Marinella, la donna trovata morta in casa dopo due anni, lancia un appello tramite Fanpage.it: “I parenti di Marinella si facciano avanti prima possibile”.
A cura di Ilaria Quattrone
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"I chiamati all'eredità, dopo aver presentato un titolo che lo dimostri, di questa signora si palesino con noi il prima possibile": a dirlo ai microfoni di Fanpage.it è l'avvocato Alberto Timpone, legale del proprietario della casa dove è stata trovata morta Marinella Beretta. Il cadavere della 70enne è stato trovata dopo due anni dal suo decesso avvenuto per cause naturali: era seduta sulla sedia in cucina. Ad allertare l'uomo è stato un vicino di casa per la presenza di alcuni alberi pericolanti. Non riuscendo a mettersi in contatto con la donna, il proprietario ha chiamato le forze dell'ordine che hanno fatto poi la scoperta. Domani 19 febbraio si svolgeranno i funerali di Marinella: tutta la città è invitata a darle un ultimo saluto nella speranza che, almeno nel giorno del suo funerale, non venga lasciata sola.

Avvocato, ci sono sviluppi sulla vicenda di Marinella? 

Noi abbiamo, su accoglimento di una mia specifica istanza alla Procura, ricevuto ieri pomeriggio le chiavi dell'immobile. Ci siamo recati in casa dove abbiamo fatto fare un inventario fotografico e video alla presenza di alcuni testimoni e di un ufficiale che potesse attestarne la veridicità. È stato difficile completare questa operazione perché la presenza di un cadavere per due anni in una casa chiusa ha reso l'ambiente invivibile. Dopo un po' bisognava uscire per prendere ossigeno. Ci tengo a precisare che il mio cliente non vanta alcun titolo: vorrebbe che il tutto venisse svolto in tempi stretti perché è necessario intervenire con un'azienda di sanificazione. Vanno anche svolte delle operazioni strutturali sulla casa che sembrerebbe presentare delle infiltrazioni oltre all'intonaco che si sta scrostando.

Quindi non conoscete dei parenti di Marinella?

Il mio assistito non conosce i possibili parenti di Marinella. Io ho avuto soltanto un contatto telefonico con un signore che diceva di essere il cugino. Ho preso atto di quanto mi veniva raccontato perché le sue dichiarazioni non erano suffragate da documenti. Gli ho spiegato tutto l'iter per diventare l'erede e poi lui si è riservato la decisione. Mi ha infatti parlato di altri cugini di Marinella con la quale aveva la necessità di confrontarsi. Inoltre doveva informarsi sull'opportunità di accedere a questa eredità. Io le posso dire che esiste un conto corrente con un saldo attivo. Non so quale sia la consistenza contabile del conto. Per quanto riguarda i beni, la casa è modesta. Non è una villa lussuosa adornata con opere d'arte di lusso.

Qualora non dovesse palesarsi alcun erede, che fine faranno i beni di Marinella? 

Il mio cliente non può attendere che l'ultimo chiamato all'eredità previsto dal nostro codice, cioè lo Stato, diventi erede perché significa dover attendere – come prevede la legge – dieci anni. Questo significa mantenere l'immobile in queste condizioni. Laddove nessuno si facesse vive, potremmo agire dinanzi al tribunale di Como per consentire la nomina di un curatore col compito di gestire, asportare i beni, portarli in un altro luogo e amministrarli per il tempo necessario al che un chiamato all'eredità diventi effettivamente erede. Se nessuno mai manifesterà e accetterà questa eredità, il tutto poi finirà nelle mani dello Stato. Ciò non esclude che Marinella possa aver disposto per testamento le sue ultime volontà: la presenza di un testamento valido farebbe venire meno ogni diritto di questi parenti.

Come si può verificare se esiste un testamento?

Abbiamo due tipi di testamento: quelli di natura straordinaria che si fanno per ipotesi limite, che in questo caso escludiamo, e quelli ordinari. Questi si dividono in altre tre categorie: olografo che è quello datato, scritto e sottoscritto dal testatore e che può essere presentato presso qualsiasi notaio che va a pubblicarlo. Questo testamento tendenzialmente dovrebbe trovarsi in casa. La seconda categoria è quella del testamento pubblico: in questo caso dovremmo ipotizzare che Marinella si sia presentata in uno studio di un notaio dove questo, insieme a due testimoni, avrebbe verbalizzato le sue volontà al computer. L'atto poi dovrebbe essere rimasto nelle mani fiduciarie del notaio. Se così fosse stato, andrebbe presentata una istanza al consiglio notarile distrettuale di Como chiedendo di verificare la presenza di testamenti e se questi ci fossero il notaio contatterebbe le persone di competenza. Una terza ipotesi è il testamento segreto: in quest'altra ipotesi Marinella dovrebbe aver redatto a casa il suo testamento e dovrebbe essersi poi presentata in uno studio notarile consegnando il testamento già chiuso e sigillato al notaio che così sarebbe divenuto mero depositario delle volontà della signora. In nessuno di questi casi possiamo essere noi a verificare la presenza di un testamento: l'unica cosa che potrebbe capitare è trovare il testamento in casa. A quel punto lì la legge dice che chiunque lo trovi ha l'obbligo di portarlo a un notaio.

Come si sono conosciuti il suo assistito e Marinella?

Quando l'abbiamo conosciuta, Marinella era un po' combattuta: non voleva abbandonare la casa dove aveva vissuto con i suoi genitori, ma allo stesso tempo quella casa era diventata troppo onerosa dal punto di vista economico. Aveva una pensione minima e non riusciva a far fronte alle spese. Dall'altro ricercava uno strumento che le consentisse di vivere fino alla fine dei suoi giorni in quella casa e che contestualmente ricevesse il denaro che, accompagnato alla sua pensione, le consentisse di sopravvivere. Tutte queste preoccupazioni le ha manifestate a un amico che era parente del mio assistito. Nel 2015 hanno stipulato un accordo preliminare e successivamente l'atto è stato stipulato nel 2016.

Ma questo amico perché non si è fatto sentire in questi due anni? 

Perché è deceduto nel giugno del 2019. Probabilmente sono deceduti contestualmente. La posta trovata in casa di Marinella risale a febbraio del 2019 quindi fino a febbraio lei era in vita. Tendenzialmente pare che sia morta nel secondo semestre del 2019.

Ma dopo la vendita della casa, il suo assistito e Marinella non si sono più sentiti? 

Si sono sentiti telefonicamente solo una volta e in nessun altro caso. Consideri che però non stiamo parlando di lunghi lassi temporali. Dobbiamo ridurre il tutto a tre anni e cioè dal 2016 al 2019. In questi tre anni c'è stata una telefonata.

Ma per esempio con le bollette, chi le pagava Marinella o il suo assistito?

Tutte le utenze domestiche sono rimaste in capo alla stessa. Infatti la casa al momento è sprovvista di acqua, luce e gas. Al mio assistito non è mai arrivato alcun avviso perché tutti i contratti erano intestati a Marinella. Noi abbiamo mosso questa vicenda quando un vicino ci ha contattati per questi alberi pericolanti del giardino: lui aveva provato a rivolgersi a Marinella, ma senza alcun risultato. Ha saputo che l'immobile era stato venduto al mio cliente e lo ha contattato. Abbiamo provato ripetutamente al telefono, siamo passati alla raccomandata che è però ritornata al mittente e da ultimo abbiamo richiesto l'intervento delle forze dell'ordine perché il nostro dubbio fu che Marinella si fosse trasferita.

In questi due anni non ha mai pensato di chiamare Marinella per chiederle in che condizioni fosse la casa? 

Il mio cliente lasciò a Marinella tutti i numeri del telefono e i contatti della Svizzera. Le disse "qualunque esigenza dovessi avere in ordine alla casa, non esitare a contattarmi". Non ricevendo richieste particolare, essendo che la casa era stata di Marinella illo tempore, il mio cliente ha pensato che fosse tutto in regola e che non ci fossero esigenze e richieste da parte della signora. Poi fosse stato un cittadino di Como, magari un giro in macchina lo avrebbe anche fatto, ma abitando a oltre 400 chilometri di distanza non aveva neanche fisicamente la possibilità di poter fare un giro di perlustrazione. Lui ha continuato ad adempiere al suo obbligo di pagamento del vitalizio alla signora, ma senza che fosse stata avanzata alcuna richiesta.

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