Crolla l’insegna di Generali a Milano, sequestrato il tetto: “Si indaga sui sensori”

È in fase di riapertura la piazza sottostante il grattacielo Hadid in Citylife dal quale l'altro ieri, lunedì 30 giugno, è collassata l'insegna rossa di Generali. Nel mentre, però, proseguono le indagini sul crollo: dopo che la Procura ha aperto un fascicolo per crollo colposo e ha posto sotto sequestro gli ultimi due piani della torre, gli inquirenti ora indagano sui sensori situati sul tetto dell'edificio per capire se prima del cedimento fossero stati registrati movimenti o anomalie che avrebbero potuto prevederlo.
Il crollo dell'insegna di Generali in Citylife
"Abbiamo sentito un boato fortissimo". Con queste parole alcuni passanti hanno segnalato a Fanpage.it del crollo dell'insegna rossa di Generali in cima al grattacielo in City Life a Milano, avvenuto alle prime ore di lunedì 30 giugno. Così, a distanza di quasi 7 anni dal suo posizionamento, il "cappello rosso" di Generali è precipitato per diversi metri finendo per incastrarsi nell'edificio sottostante. Chi era presente al momento del cedimento ha raccontato a Fanpage.it di aver udito "un forte boato".
Le ipotesi del cedimento: dalla rottura dei tubi al caldo eccessivo
"L’insegna Generali si sarebbe staccata la rottura di uno dei vincoli della trave veicolare, una o più rotture, che ha portato al cedimento di questa ragnatela di tubi e vincoli che ha fatto accasciare l'insegna sul tetto della torre". È stata questa la prima ipotesi avanzata a Fanpage.it dall'ingegnere Marco Grampella, intervenuto sul posto con i vigili del fuoco di Milano al momento del cedimento.
"Il sospetto è che le alte temperature di questi giorni abbiano contribuito a far collassare i supporti dell'insegna", ha spiegato ancora a Fanpage.it Gianpaolo Rosati, Professore Ordinario di Ingegneria Strutturale al Politecnico di Milano. "Un fenomeno non certo straordinario. Quello del caldo estremo è ormai un dato di fatto con cui si dovranno sempre di più fare i conti, a rischio c'è l'incolumità delle persone".
La Procura apre un fascicolo per crollo colposo
La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti con l'accusa di crollo colposo per indagare sul cedimento che ha coinvolto l'insegna di Generali sul grattacielo in Citylife. La scritta si sarebbe staccata per una o più rotture nel reticolato di tubi che la sostiene. La causa del danno è ancora da accertare: sembra escluso che possa essere stato il vento, mentre pare più probabile l'ipotesi del caldo eccessivo.
Le pm Francesca Celle e Maura Ripamonti, titolari dell'inchiesta, hanno disposto il sequestro del tetto della torre per indagare sulle cause del crollo servendosi di una consulenza tecnica. Al momento, le indagini si stanno focalizzando sui sensori fissati sul tetto dell'edificio per capire se prima del cedimento fossero stati registrati movimenti o anomalie che potessero prevedere il crollo.
Nel frattempo la piazza sottostante è stata transennata mentre tutte le persone che lavoravano all'interno della torre sono state evacuate e messe a lavorare in smart. "Ci faranno sapere quando potremo tornare dentro – ha detto una testimone a Fanpage.it – Dobbiamo ancora recuperare tutti gli effetti personali, abbiamo lasciato tutto così com'era. Stiamo aspettando il direttore. Ma quel che è certo è che oggi non torneremo al lavoro".
La risposta del Ceo di Generali
"Non si è capito ancora come è successo, quello che è importante è che non ci sono stati feriti", ha spiegato Philippe Donnet, Group Ceo Assicurazioni Generali. "La priorità nostra subito è stata la sicurezza delle persone, dei nostri collaboratori e di tutta la gente che gira a City Life, intorno al centro commerciale e alla nostra torre. Questo ci fa pensare che ci sono sempre rischi anche per la compagnia di assicurazione e quando ci sono sempre rischi potenziali è importante essere assicurati molto bene".
La riapertura di Citylife dopo il crollo dell'insegna di Generali
Nel corso del pomeriggio di ieri, martedì 1 luglio, poco dopo le ore 14:00 ha riaperto la fermata della metropolitana M5 Tre Torri a Milano. Prevista, invece, per la giornata di oggi la riapertura della piazza sottostante il grattacielo Hadid. Negozi e bar potrebbero riaprire in giornata o al più tardi domani.