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Covid, Fontana: “Su Dpcm il giudizio è negativo, mai pensato di chiudere i bar alle 18”

“Noi come Regioni non abbiamo avuto nulla da obiettare” sul nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “ma bisogna compensare con risorse economiche” le aziende che subiranno contraccolpi dalle restrizioni. È il commento rilasciato in mattinata dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana, al provvedimento anti-covid varato dall’esecutivo. “La chiusura dei bar alle 18 – ha aggiunto – è un’ipotesi che non è mai stata in campo”. In seguito in una nota il governatore ha usato toni molto più negativi. “Nel leggere, finalmente, il Dpcm, prendo atto con rammarico che non vengono affrontati temi fondamentali come la didattica a distanza per le classi superiori e l’affollamento dei mezzi pubblici”, ha rilevato, “poco o nulla è stato recepito dal confronto tra i governatori”.
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A cura di Simone Gorla
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"Il Dpcm, arrivato questa mattina mi sembra abbastanza conservativo, mi sembra che non introduca grandissime restrizioni. Sostanzialmente più che il Dpcm è il Dl che impone l'uso delle mascherine la cosa che è più innovativa". Questo il commento del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sul provvedimento varato dal governo nella notte, che introduce le nuove misure per contenere la diffusione del Coronavirus. "Per il resto noi come Regioni non abbiamo avuto nulla da obiettare, l'unica cosa che abbiamo richiesto in maniera abbastanza forte è stata quella, visto che si va a ridurre la possibilità di svolgere la propria attività in certi comparti, di compensare con risorse economiche le restrizioni che verranno poste a carico di qualche attività, perché rischiano altrimenti di chiudere", ha aggiunto Fontana che, parlando con i giornalisti a margine di un evento di Confartigianato Lombardia, ha quindi ribadito la richiesta di indennizzi alle imprese già avanzata ieri.

Fontana: Dpcm non affronta didattica a distanza e mezzi pubblici

In seguito in una nota il governatore ha usato toni molto più negativi. "Nel leggere, finalmente, il Dpcm, prendo atto con rammarico che non vengono affrontati temi fondamentali come la didattica a distanza per le classi superiori e l'affollamento dei mezzi pubblici, laddove l'inizio delle scuole e la mobilità pubblica si sono rivelati due degli aspetti che più hanno influenzato l'aumento della curva epidemiologica".

"Verifico – aggiunge Fontana – che poco o nulla è stato recepito dal confronto tra i governatori dal quale erano emerse numerose osservazioni e richieste di miglioramento. Il provvedimento adottato dal Governo, nella versione finale, risulta essere confuso, contraddittorio e in molte sue parti inattuabile. Quindi il giudizio, nel suo complesso, non può che essere negativo".

"Chiusura dei bar alle 18? Ipotesi mai stata in campo"

Il governatore lombardo in mattinata aveva parlato anche delle voci su una possibile chiusura dei bar alle 18 per limitare la diffusione del virus tra i giovani. "Questa ipotesi non è mai stata in campo", ha assicurato Fontana, "è una delle tante false notizie che qualcuno si diverte a mettere in giro". Per la riunione del Comitato tecnico scientifico regionale, prevista martedì pomeriggio, "noi abbiamo mandato una serie di ipotesi a seconda della gravità della situazione, una serie di valutazioni, ce ne sono certe che chiedono di non toccare niente e altre che dicono si tocca tutto, ma sono ipotesi di discussione. Non abbiamo mai preso in discussione per il momento una ipotesi di questo genere", ha spiegato Fontana.

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