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Covid 19

Coronavirus, a Varese e Como tracciamento via sms: “Impossibile telefonare a tutti”

Le province di Como e Varese sono tra le più colpite dalla seconda ondata di Coronavirus, con centinaia di nuovi casi giornalieri e ospedali al collasso. Per fare fronte a questa situazione, Ats Insubria ha deciso di iniziare a tracciare i casi sospetti anche via sms. “I numeri che ci siamo trovati a gestire sono altissimi. Pur avendo impiegato quasi 150 operatori per il tracciamento, questo non era sufficiente per garantire un servizio ottimale”, ha spiegato il direttore dell’azienda sanitaria.
A cura di Simone Gorla
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L'ondata di contagi da Coronavirus che ha travolto nelle ultime settimane le province di Varese e Como, con numeri altissimi di positivi e ricoverati in ospedale, ha reso quasi impossibile il lavoro di contact tracing. Per questo l'Ats Insubria, che opera su questi territori, ha deciso di cambiare strategia. Da alcuni giorni, infatti, alle persone che risultano positive viene inviato un sms che contiene un link, che rimanda a un questionario.

Direttore Ats Insubria: Numeri troppo alti, usiamo gli sms per tracciare

"L'incremento dei contagi aveva portato a un obiettivo sovraccarico di lavoro per l'attività di tracciamento. I numeri che ci siamo trovati a gestire sono altissimi. Pur avendo impiegato quasi 150 operatori per il tracciamento, questo non era sufficiente per garantire un servizio ottimale. Quindi abbiamo cercato di utilizzare di più gli strumenti informatici", ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il direttore sanitario di Ats Insubria, Giuseppe Catanoso. Per questo l'Azienda per la tutela della salute ha creato "un sistema che ci permette di interagire con pazienti Covid positivi attraverso l'invio di un sms. Un link permette di accedere a una piattaforma interattiva dove il paziente può fornire una serie di dati e indicazioni che aiutano a snellire e accelerare il processo.

Sms alle persone positive: dovranno rispondere a un questionario online

Chi riceve il messaggio, dovrà inserire i propri dati e rispondere ad alcune domande, specificare se si trova a casa o ricoverato in ospedale o ospite di una Rsa. Dovrà poi fornire informazioni sui sintomi riscontrati e sui contatti con altre persone. "Il sistema non sostituisce la telefonata e il sistema classico. Comunque chiameremo con il vecchio sistema chi non risponde ai messaggi – ha aggiunto il direttore sanitario di Ats -. In caso di sintomi, le persone verranno contattate per capire il grado di gravità. I pazienti sono sempre invitati a contattare il loro medico di base".

Potenziati i tamponi: oltre 35 mila nell'ultima settimana

Ats ha spiegato che sarà potenziato anche il servizio di tamponi per fare fronte all'enorme richiesta. Nei prossimi giorni sarà creata una nuova postazione da 1.500 tamponi al giorno con l'aiuto dell'esercito.  "Nonostante la grande mole di lavoro, riusciamo a chiamare i casi sospetti in 3-4 giorni. Poi servono 24-48 ore per avere l'esito del tampone", ha spiegato Marco Magrini, coordinatore Emergenza Covid-19 di Ats Insubria. "La criticità nasce dal sistema operativo regionale, ma stiamo recuperando le code delle scorse settimane", ha aggiunto. I numeri delle province di Varese e Como sono molto alti. Più di 35mila tamponi sono stati eseguiti nell'ultima settimana da Ats Insubria, il 20 per cento in più rispetto alla settimana precedenti. A questi si aggiungono i controlli su 600 contatti scolastici al giorno. Si abbassa l'età media dei positivi: ad aprile erano in larga parte cittadini di età superiore a 65 anni. Oggi la fascia più colpita è quella tra tra 50 e 64 anni.

Per fare fronte al bisogno crescente di spazi per le quarantene, è stato pubblicato un bando per cercare strutture alberghiere disposte a mettere a disposizione camere in per cittadini positivi che non posso restare nel loro domicilio. Sono arrivate le prime manifestazioni d'interesse, che dovranno essere concretizzare in convenzioni nel tempo più breve possibile, per liberare spazio negli ospedali.

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