50 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Consigliere della Lega aggredisce una dipendente Atm perché l’ascensore non funziona: “Lei è inutile”

Gaetano Greco, consigliere comunale di Cassina de’ Pecchi, ha aggredito una dipendente Atm perché l’ascensore della metropolitana era bloccato. Il 76enne, dopo averla insultata, è andato via per poi tornare poco dopo chiedendo scusa.
A cura di Enrico Spaccini
50 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

L'ascensore della fermata della metropolitana Cassina de' Pecchi, dove passa la linea verde M2, non funzionava. Era domenica mattina, 19 febbraio, e per questo motivo un uomo di 76 anni ha iniziato a insultare un'agente di stazione di Atm definendola, tra le varie offese, "inutile" e accusandola "di non sapere fare il suo lavoro". Un'aggressione verbale così violenta che ha portato la dipendente a rifugiarsi nel gabbiotto al mezzanino, temendo che quell'uomo potesse farle del male. Nonostante le spiegazioni che gli forniva, il 76enne ha continuato a inveire contro la donna 33enne minacciando di chiamare i carabinieri. Solo in un secondo momento si è capito che si trattava di Gaetano Greco, consigliere comunale classe '46 eletto a Cassina de' Pecchi tra le fila della Lega.

Il blocco momentaneo e l'intervento delle forze dell'ordine

In realtà, l'ascensore era entrato solo in un blocco momentaneo. C'era un problema con i rilevatori del fumo della fermata, quindi per precauzione l'ascensore si chiude per evitare che qualcuno rimanga dentro in caso di incendio. Una spiegazione logica, che ha dovuto fare i conti con la rabbia del 76enne.

Dopo aver ricevuto numerosi insulti, la 33enne ha avvertito la centrale operativa di quanto stava accadendo. Sono stati i suoi colleghi, poi, a chiamare le forze dell'ordine. In quel momento, quando il 76enne ha dato i suoi documenti, si è scoperto del suo ruolo istituzionale nella cittadina dell'hinterland Est. La situazione si è risolta con Greco che ha lasciato la stazione e al momento non risultano querele a suo nome. Poco dopo, forse resosi conto della reazione spropositata, è tornato al gabbiotto dove la 33enne si era rifugiata in lacrime chiedendo scusa per il suo atteggiamento.

50 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views