Chi era Antonio Patitucci, il 57enne morto schiacciato da un blocco di cemento di 2.500 chili a Faloppio

Si chiamava Antonio Giuseppe Patitucci l'operaio deceduto nella mattinata di ieri, lunedì 23 giugno, in un incidente sul lavoro in una cava di Faloppio (in provincia di Como). Stando a quanto ricostruito, il 57enne sarebbe rimasto schiacciato da un blocco di cemento di due tonnellate e mezza. Originario di San Lorenzo del Vallo (in provincia di Cosenza), Patitucci lascia due figli.
L'incidente è avvenuto intorno alle 11 del 23 giugno all'interno della ditta ‘Inerti e Asfalti' in località Fornace di Faloppio. Patitucci stava lavorando in un'area di scavo quando, per cause ancora in fase di accertamento, un blocco di cemento del peso di circa 2.500 chilogrammi è caduto investendolo in pieno, e non di una massa di detriti come era trapelato nelle prime ore. Il 57enne è rimasto schiacciato dal pesante cubo mentre era insieme a due colleghi.
I lavoratori sono riusciti a liberarlo dal peso del masso prima dell'arrivo dei soccorsi, ma era già morto. I sanitari, inviati dalla centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) con un'ambulanza della Sos di Appiano Gentile, un'auto medica e l'elisoccorso, hanno dovuto constatare il decesso, mentre i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l'area. Sul luogo dell'incidente è intervenuta anche la sostituto procuratrice di Como Giulia Ometto, i carabinieri della Compagnia di Como e i tecnici di Ats Insubria. Pare che Patitucci fosse domiciliato nella stessa cava in cui aveva trovato lavoro e in cui è deceduto.
"La perdita del vostro caro Antonio Giuseppe, così giovane e nel pieno del suo impegno lavorativo, lascia una ferita profonda e ingiusta", ha scritto l'amministrazione comunale di San Lorenzo del Vallo su Facebook rivolgendosi alla famiglia del 57enne: "Possano l’amore, il ricordo e la forza della vostra unità familiare accompagnarvi nel difficile cammino del lutto".