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Chi era Andrea Marchesini, l’escursionista morto in montagna con il suo cane Tito

Andrea Marchesini è stato trovato senza vita in una conca a 2.100 metri di altitudine. Psicoterapeuta, collaborava con la cooperativa sociale Arcobaleno di Lecco. Poco lontano c’era il suo cane Tito, con il quale era uscito per un’escursione.
A cura di Enrico Spaccini
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Andrea Marchesini con il suo cane Tito
Andrea Marchesini con il suo cane Tito

Aveva adottato Tito in un canile in Puglia e da allora non se ne era mai separato. Nemmeno quando durante un'escursione sui monti della Valsassina è scivolato lungo il pendio. Secondo quanto ricostruito dai volontari e dai militari del soccorso alpino, Andrea Marchesini avrebbe cercato di raggiungerlo, finendo anche lui per precipitare per circa 200 metri. I loro corpi sono stati ritrovati ieri pomeriggio, lunedì 27 marzo, nella conca del lago di Deleguaggio di Sotto, a circa 2.100 metri di altitudine.

Marchesini aveva compiuto 53 anni lo scorso dicembre. Viveva a Ponte Lambro, nel Comasco, ed era uno psicoterapeuta specializzato in neuropsichiatria infantile. Collaborava con la cooperativa sociale Arcobaleno di Lecco ed era un'escursionista esperto.

L'escursione sui monti della Valsassina e l'incidente

Sabato era uscito con Tito, l'incrocio di grossa taglia tra un drahthaar e uno spinone che aveva adottato in un canile della Puglia. Erano soli e quindi nessuno ha assistito all'incidente. I volontari del soccorso alpino della stazione di Valsassina e Valvarrone e i militari del soccorso alpino della guardia di finanza, hanno avvistato con il binocolo per primo il cane.

Per recuperarlo, sono scesi per un versante molto ripido, innevato e a tratti ghiacciato. "Abbiamo proseguito con la perlustrazione fino a quando non abbiamo ritrovato, riverso a terra, anche l'uomo disperso", hanno raccontato.

Sono stati individuati nella conca del lago di Deleguaggio di Sotto. Dalla loro posizione e dal fatto che Tito fosse senza guinzaglio, hanno dedotto che il cane fosse scivolato per primo, forse perché il terreno gli ha ceduto sotto le zampe, e che Marchesini avesse tentato di recuperarlo.

I loro corpi erano coperti di neve, perché domenica aveva nevicato in quota. Dopo poco tempo, i soccorritori sono stati raggiunti dai sanitari di Areu decollati con l'eliambulanza di Como. Le salme di Marchesini e di Tito sono state alla fine trasportate fino a valle.

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