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Chi è il rapper Kappa 24K, arrestato per la sparatoria di San Siro tra gruppi rivali

Sogna una carriera nella musica con il suo gruppo Refreel 24k ed era già noto alle forze di polizia. Chi è il rapper Kappa 24K, arrestato ieri 4 febbraio per la sparatoria a San Siro.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto da Instagram
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Si trova in carcere con l'accusa di detenzione ed esplosione in aria di più colpi d'arma da fuoco in luogo pubblico affollato. Per la polizia non ci sono dubbi: c'era anche lui nella sparatoria a San Siro dello scorso 8 gennaio. Perché era lì e cosa è successo lo chiarirà in queste ore alle autorità giudiziarie. Ma chi è il rapper Kappa 24k nel mirino della polizia milanese? E perché quella sera si trovava in piazza Monte Falterona impugnando una pistola?

La vita di strada e la passione per la musica

Per tutti, soprattutto chi lo segue il web, è conosciuto con il suo soprannome d'arte Kappa 24K. Il suo vero nome però è Islam Abd el Karim: ha 32 anni ed è egiziano. In Italia arriva con il padre e i fratelli quando è ancora bambini e a Milano qualche anno dopo tenta la strada della musica. Il suo passato non è impeccabile: è stato autore di piccoli reati, per questo era già noto alle forze dell'ordine. Per un periodo di tempo il rapper ha condotto una vita di strada fino a quando non è diventato padre e ha iniziato a concentrarsi sulla musica. Dal novembre 2020 è uno dei membri dei Refreel 24k, un gruppo di rapper tutti residenti del quartiere San Siro a Milano. E proprio la rivalità con altri cantanti sarebbe la causa della sparatoria del mese scorso.

La sparatoria a San Siro

Un ferito grave e due arresti. Queste le conseguenze, fino ad oggi, dello scontro a suon di armi da fuoco a San Siro. La rivalità tra i due gruppi era scoppiata nel pomeriggio dell'8 gennaio: al termine di una lite per futili motivi le due "fazioni" si erano rese protagoniste di un pestaggio nel quale Kappa 24K e i suoi amici avevano avuto la meglio mentre. Non contenti, i rivali, appoggiati del 51enne pregiudicato Carlo Testa, avevano organizzato un agguato in serata per rivendicare la lite di qualche ora prima. Ad aprire il fuoco sarebbe stato proprio Testa, ora in carcere con l'accusa di tentato omicidio. L'obiettivo, stando alle prime informazioni, doveva essere il rapper Kappa 24K, ma a ricevere il proiettile è stato invece un ragazzo di 26 anni finito in ospedale in gravi condizioni. Al fuoco Kappa aveva risposto impugnando a sua volta la pistola e facendo esplodere due colpi in aria con una pistola successivamente scoperta detenuta illegalmente. Tra le ipotesi più verosimili c'è quella che lo scontro tra le due fazioni rivali sarebbe scoppiato molto probabilmente – come riporta la polizia in una nota – per la ripartizione delle commissioni discografiche destinate ai vari gruppi rap. Ovvero una grande occasione per tutti i cantanti della zona che come Kappa 24K sognano una carriera nella musica. Ora il rapper si trova in carcere dell'attesa della convalida del fermo.

La riposta della crew Refreel 24K all'arresto 

I primi a difendere il rapper è stato proprio il suo gruppo musicale, ovvero gli Refreel 24k. In un video postato sulla loro pagina Instagram scrivono: "In queste ore si è parlato di lui come di un criminale. L'hanno descritto in terribili modi. Ma per chi lo conosce sa che è una persona educata, gentili ed è stato amico di tutti. Ed è stato questo il suo sbaglio". Poi il gruppo aggiunge: "Kappa c'è sempre stato per tutti e mai nessuno per lui. Ha cominciato a provare la strada del canto con sua moglie".

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