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Cercasi addetti alle pulizie a 2 euro l’ora: polemiche per l’offerta di lavoro “da schiavi”

Negli scorsi giorni su un portale di annunci di lavoro è stata pubblicata un’offerta “indecente”: un negozio di abbigliamento di Roncadelle (Brescia) cercava addetti alle pulizie a 2 euro l’ora. “Ecco il lavoro da schiavi”, ha scritto il sindacalista Giorgio Cremaschi, che ha scovato l’annuncio. Secondo l’agenzia sarebbe però un errore ascrivibile al portale di annunci. Adriano Favero della Nidil Cgil Brescia: “Ancora oggi però sul sito c’erano offerte indecenti: 2 euro l’ora per un operaio – dice a Fanpage.it -. Pubblicizzare su un portale una retribuzione così bassa, illegale, ha effetti molto negativi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Addetti alle pulizie cercasi. La paga? 2 euro l'ora. L'offerta di lavoro che definire indecente è poco è stata scovata su un portale di annunci dal sindacalista Giorgio Cremaschi, che l'ha poi rilanciata sui propri social alimentando un dibattito sul web e non solo. A cercare gli addetti alle pulizie sottopagati sarebbe stato un negozio di abbigliamento all'interno di un centro commerciale di Roncadelle, in provincia di Brescia. L'offerta, apparsa sul portale di ricerca lavoro Indeed, riguardava un lavoro part-time da 15 ore settimanali, dal lunedì alla domenica, con l'eventuale disponibilità al lavoro straordinario e un giorno di riposo compensativo.

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Durissimo il commento di Cremaschi: "Ecco qui il lavoro da schiavi", ha scritto il sindacalista, sottolineando che Roncadelle, alla periferia di Brescia, è una delle zone più ricche e sviluppate del paese. "Quelli che: il reddito di cittadinanza toglie la voglia di lavorare, il salario minimo di legge danneggia l’economia, ci sono ancora troppe rigidità nei contratti nazionali, chi ha il posto fisso è un privilegiato, sono tutte e tutti schiavisti spudorati. Ci vadano loro a lavorare per 2 euro all’ora, miserabili".

Favero (Cgil): Sarebbe stata un'offerta indecente e illegale

In realtà, però, a quanto pare la retribuzione da fame apparsa sull'annuncio sarebbe un errore ascrivibile esclusivamente al portale: "Era un'offerta indecente e illegale, e tra l'altro non mi risulta alcun contratto di categoria che prevedesse 2 euro l'ora – dice a Fanpage.it Adriano Favero, segretario della Nidil (nuove identità di lavoro) Cgil Brescia -. L'agenzia interinale mi ha risposto che è un errore ascrivibile al portale Indeed e nell'annuncio è poi in effetti riportato il contratto nazionale: sarebbero 6,84 euro lordi l'ora. Non è una cifra incredibile, lo so, ma è un contratto nazionale e immagino che le richieste di rinnovo siano state di aumentarla".

Ancora oggi offerte al ribasso, 2 euro l'ora per un operaio

Favero crede dunque nella tesi dell'errore, ma è anche uno che, dall'alto della sua esperienza nel mondo del lavoro precario e atipico, sa che paghe al ribasso sono molto frequenti: "E infatti oggi controllando lo stesso sito ho verificato che ci sono ancora 4-5 offerte che non vanno per niente bene. C'è un 4 euro l'ora per customer service, un 2 euro l'ora per operaio metalmeccanico. Pubblicizzare su un portale una retribuzione così bassa ha degli effetti molto negativi". Uno potrebbe essere che le persone bisognose di dover portare a casa qualche soldo accettino anche queste paghe bassissime: "In effetti la ricerca di lavoro in questione (quella per addetti alle pulizie a Roncadelle, ndr) era addirittura finita in stand-by perché avevano ricevuto molte richieste. E questo, unito all'approssimarsi dello sblocco dei licenziamenti, ci fa essere molto preoccupati". I tempi che si prospettano per i lavoratori, d'altronde, non sono dei migliori: "Stiamo arrivando al momento in cui ci sarà lo sblocco dei licenziamenti: solo in provincia di Brescia, i lavoratori interinali che usufruiscono di un ammortizzatore sociale simile alla cassa integrazione sono di più di cinquemila. La mia sensazione è che a luglio o quando sarà il numero di persone che resteranno a casa sarà se non elevatissimo, elevato".

L'impegno del sindacato per precari e atipici

La sezione del sindacato guidata da Favero cerca di aiutare i precari e gli atipici offrendo i propri servizi: "Cerchiamo di far organizzare i lavoratori, facciamo capire loro che è possibile controllare la retribuzione, vedere le buste paga e anche promuovere azioni sindacali di correzione e recupero di quelle cifre oppure di denunce e vertenze. Non ti nascondo però che chi incontro ha frequentemente date di scadenza vicine e la necessità di venire rinnovato, ed è quindi frequente che siano timorosi e mi dicano ‘io non posso'". Per il rischio di perdere il lavoro rinunciano a far valere i propri diritti: "Una vecchia storia che si ripercuote anche nei lavoratori moderni – dice Favero -. Però la linea è di dire a chi è timoroso: anche se non puoi adesso, tieniti le carte perché possiamo recuperare le cifre anche dopo qualche anno".

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