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Cadavere di una donna trovato in un’auto parcheggiata sulla spiaggia, indagano i carabinieri

Il cadavere di una donna 46enne è stato trovato sui sedili posteriori di un’auto parcheggiata su una spiaggia di Lecco. I carabinieri stanno indagando sul caso e non escludono alcuna ipotesi.
A cura di Enrico Spaccini
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L'auto trovata sulla spiaggia a Rivabella (foto da Facebook)
L'auto trovata sulla spiaggia a Rivabella (foto da Facebook)

La Fiat Panda bianca era parcheggiata su una spiaggia in località Rivabella, a Lecco, con le ruote anteriori immerse in acqua nel lago di Garlate. Sui sedili posteriori, all'alba di questa mattina (lunedì 6 febbraio) è stato trovato il cadavere di una donna. Si tratta di una 60enne italiana, sposata con figli, non residente a Lecco ma milanese. L'auto, invece, è risultata essere intestata a un uomo residente a Livorno.

Ad allertare i soccorsi sono stati alcuni operai che stavano lavorando in quella zona. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco di Lecco, i sanitari con un'ambulanza della Croce Verde Bosisio e l'automedica, e i carabinieri, sono intervenuti anche i sommozzatori da Milano che stanno scandagliando le acque del lago. Le forze dell'ordine stanno cercando di risalire alle cause della morte della donna e al momento non escludono alcuna ipotesi.

I primi risultati degli esami

Dai primi rilievi, non sono stati trovati segni evidenti di violenza sul corpo della donna. "Le strade sono tutte aperte", ha commentato il procuratore capo di Lecco Ezio Domenico Basso, "dal gesto di autolesionismo all'intervento di terze persone". La donna è stata trovata con gli abiti addosso, ma per stabilire l'orario della morte bisognerà attendere alcuni esami.

L'auto sarebbe finita in acqua per motivi ancora da chiarire. Lì è stata vista da alcuni operai ed è stata poi portata a riva dai vigili del fuoco.

Al momento il medico legale ha effettuato solo un primo esame esterno del cadavere, ma presto dovrà sottoporre la salma a una più approfondita autopsia. I parenti della vittima, invece, si trovano già all'interno della sede del Comando provinciale dell'Arma.

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