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Bergamo, lunghe code per il test gratuito per Covid-19 e epatite C

Grande partecipazione a Bergamo per il test sierologico gratuito Covid-19/Epatite C offerto oggi ai cittadini. In tanti si sono messi in fila già di mattina presto e hanno atteso il loro turno presso il laboratorio. Il sindaco Gori: “La seconda ondata è arrivata, e non è meno pericolosa della prima”.
A cura di Simone Gorla
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Code e partecipazione alta a Bergamo per il test sierologico gratuito Covid-19/Epatite C. Due file di bergamaschi hanno atteso il loro turno per essere sottoposti  il test presso il laboratorio mobile allestito in piazza Matteotti.

L'iniziativa è stata organizzata dell'Alleanza contro le Epatiti (di cui fanno parte le società scientifiche SIMIT, infettivologi, AISF, epatologi e l’Ssociazione dei oazienti EpaC Onlus) con MA Provider.

"Un successo l’iniziativa dello screening congiunto Covid-19 e EpatiteC", ha commentato la deputata bergamasca del Pd Elena Carnevali. "Come sempre Bergamo si dimostra sensibile ed attenda. In coda per il ritiro del ticket per appuntamento già di mattina presto. Vorremmo provate a riproporla. Oggi alle 18 si chiude e grazie per il grande lavoro di tutti".

Questa mattina il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, si è rivolto ai concittadini dai suoi profili social per aggiornarli sulla situazione, dopo l'introduzione delle nuove misure di contenimento da parte di Regione Lombardia. "La seconda ondata è arrivata, e non è meno pericolosa della prima. Anzi, riguarda tutto il Paese, mentre a marzo e aprile l’epidemia si era concentrata sulle regioni del nord", ha ricordato Gori.

"La velocità con cui il contagio si va diffondendo è superiore a tutte le previsioni", ha proseguito il primo cittadino bergamasco. "In Lombardia le province più colpite sono quelle di Milano, Monza e Varese, mentre i territori che avevano sofferto di più in primavera – Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi – al momento sono quelli che presentano i dati migliori (ma anche qui in crescita)".

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