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Bergamo, il direttore della terapia intensiva: “Con le manifestazioni salgono i contagi, vanno vietate”

Per le dottor Luca Lorini, direttore della Terapia intensiva del Papa Giovanni “i manifestanti contagiano loro stessi è gli altri. Le proteste devono essere vietate”.
A cura di Giorgia Venturini
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Bisogna vaccinare più persone possibili con la terza dose del vaccino e fare in modo che manifestazioni no vax non invadano più le piazze. Solo così gli ospedali eviteranno di riempirsi. Non ha dubbi sulla strategia da adottare per evitare una ricaduta nell'emergenza sanitaria legata alla pandemia il dottor Luca Lorini, direttore della Terapia intensiva del Papa Giovanni. Ora, a differenza di solo un anno fa, i malati Covid sono soprattutto persone non vaccinate: sei gravi all'ospedale bergamasco, tra quelli più sotto stress durante il primo anno di pandemia. Cosa che in Lombardia ha confermato anche la vicepresidente Letizia Moratti: "Il 95 per cento dei ricoverati Covid non sono vaccinati". "Chi dice il contrario mente", puntualizza il direttore Lorini in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Dottor Luca Lorini, direttore della Terapia intensiva del Papa Giovanni
Dottor Luca Lorini, direttore della Terapia intensiva del Papa Giovanni

La percentuale dei decessi tra i non vaccinati è del 25 per cento

Poi il dottore aggiunge: "La percentuale dei decessi tra i non vaccinati è del 25 per cento, ovvero simile a quella della primavera del 2020". Questo significa che la malattia continua a uccidere i non vaccinati. Intanto, sia tra non vaccinati che vaccinati, crescono i contagi. Ha cercato di spiegare quello che sta accadendo Lorini: "Il vaccino ha una copertura altissima ma non del 100 per cento. Quindi non esiste una cura che ci arrivi". Poi al Corriere ritorna sulla questione ricoveri: "Quindi in Lombardia su 100 ricoverati in terapia intensiva ce ne saranno 5 vaccinati, sui quali non c’è stato effetto o sono trascorsi oltre sei mesi dalla seconda dose. Ma da noi i non vaccinati sono il 100 per cento".

La manifestazioni no vax vanno vietate

Per questo, dati alla mano, l'unica soluzione per combattere definitivamente la pandemia resta il vaccino. Non è un caso che "le zone che vanno molto bene e hanno pochi morti sono solo quelle con percentuali di vaccinati fra l’80 per cento e il 90 per cento". Un danno però per la Lombardia, così per il resto d'Italia sono le tante manifestazioni no vax: "I manifestanti contagiano loro stessi è gli altri. Quindi sono devastanti per loro e per il Paese. Sono criminali". Tutti i cortei quindi andrebbero vietati: "Ma non lo dico io, lo dice l’epidemiologia della malattia. I manifestanti possono decidere di fare quello che vogliono, ma se creano nuovi contagi continuano a determinare la morte di pazienti che non abbiamo potuto curare in queste fasi". Infine il direttore si esprime sulla decisione presa in altri Paesi di non curare i malati no vax: "Il nostro codice deontologico lo vieta". Poi chiarisce bene il suo pensiero: "Vorrei però far passare il principio che chi si ammala per una sua scelta non può togliere risorse, posti letto e tempo dei dottori agli altri che hanno malattie gravi. Poi non saprei come fare: è una scelta che spetta ai politici. Ma certe cose non possono essere accettabili".

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