Baby Gang resta in carcere, convalidato l’arresto: c’era una pistola clandestina nella sua stanza d’albergo

La gip di Milano Fiammetta Modica ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per Zaccaria Mouhib, noto al pubblico con il nome di Baby Gang, perché "ha dimostrato assoluta indifferenza ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria" e vi è un "elevatissimo il rischio di reiterazioni criminali connesso all'impiego e alla detenzione di armi". Il trapper era stato portato a San Vittore dopo essere stato trovato con una pistola clandestina con matricola abrasa nella sua stanza d'albergo. Ora il trapper 24enne, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, è accusato di detenzione di arma clandestina e ricettazione. Interrogato dalla gip ieri mattina, ha risposto a tutte le domande.
Tutto è accaduto nella notte compresa tra mercoledì 10 e giovedì 11 settembre. Stando a quanto emerso finora, il 24enne è stato fermato in un albergo di Milano dopo aver partecipato al concerto del collega Emis Killa "violando le misure cautelari disposte tanto da rendere necessari aggravamenti e ha infranto le prescrizioni conseguenti alla sorveglianza speciale". Lì è stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa a seguito di una perquisizione della sua stanza.
Baby Gang alla Gip: "Avevo paura di essere derubato"
Alle domande del gip, il trapper ha risposto che la pistola l'aveva perché "era senza sicurezza e con una ragazza" e aveva indosso "una collana dal valore di più di 200mila euro". In più, avrebbe aggiunto, mesi fa gli erano "entrati i ladri in casa". Una versione "assolutamente inverosimile" secondo la gip di Milano che ha quindi deciso per la convalida dell'arresto. "Ho preferito tenermi un'arma", avrebbe ribadito ancora Baby Gang. "Per paura di essere derubato. Alcuni videoclip li faccio con divise e armi finte, li prendo da un fornitore di Napoli di materiale cinematografico". La pistola, ha poi spiegato, non sarebbe "neanche vera", è "una scacciacani" ed "è stata modificata".
Secondo quanto riportato dalle forze dell'ordine, il suo arresto rientrerebbe infatti in un'indagine più ampia su un presunto traffico di armi coordinata dalla Procura di Lecco che ha portato ad altre perquisizioni e l'arresto di altre 4 persone. Tra gli indagati, anche il trapper Simba La Rue, al secolo Mohamed Lamine Saida. Intanto, la Procura ha disposto altre perquisizioni a carico di Mouhib. Nella sua abitazione a Calolziocorte, in provincia di Lecco, i carabinieri avrebbero trovato altre due pistole.
Prima di tali fatti, Baby Gang era già sottoposto a regime di sorveglianza speciale ed era in attesa dell'affidamento ai servizi sociali per la condanna definitiva a 2 anni 9 mesi e 10 giorni dello scorso marzo per la sparatoria che si è verificato a luglio 2022 in via Tocqueville a Milano.